Popillia Japonica: il coleottero giapponese è arrivato anche a Rho

Ha origini giapponesi, misura circa 10 millimetri, è di colore verde metallico con riflessi bronzei sul dorso, adora piante e orti. Segni particolari: 12 ciuffi di peli bianchi che la distinguono in modo inconfondibile dal nostrano “maggiolino...
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13 August 2019

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Ha origini giapponesi, misura circa 10 millimetri, è di colore verde metallico con riflessi bronzei sul dorso, adora piante e orti. Segni particolari: 12 ciuffi di peli bianchi che la distinguono in modo inconfondibile dal nostrano “maggiolino degli orti”. E’ la Popillia japonica, coleottero rinvenuto per la prima volta nell'estate 2014 nel Parco del Ticino su entrambe le sponde, lombarda e piemontese, e che quest’estate è stato identificato anche a Rho. Il Servizio fitosanitario regionale è attivamente impegnato nel controllo dell’insetto, inserito tra le specie sottoposte a quarantena per gli ingenti danni che causa all’agricoltura.

“La presenza della Popillia japonica è stata riscontrata per la prima volta a luglio nel vecchio Molino Prepositurale, nel PLIS Basso Olona, su segnalazione di un cittadino: l’insetto purtroppo è stato avvistato in diversi punti della città ed è una minaccia per orti, giardini e soprattutto per le coltivazioni di mais della zona – dice l’assessore a Ecologia, Ambiente e Verde Pubblico, Gianluigi Forloni -. Stiamo monitorando la situazione con l’aiuto degli esperti del Comune e di Regione Lombardia, anche se non è facile arginarne la diffusione”.

In Lombardia la Popillia japonica ha una generazione all’anno. Gli adulti escono dal terreno tra la fine di maggio e inizio di giugno. L’insetto si muove prevalentemente in gruppi numerosi e l’epoca di maggior presenza degli adulti è intorno a luglio. La larva infesta i prati nutrendosi delle radici.

Sono tante le piante che piacciono alla Popillia japonica, a partire da quelle da frutto, ma anche orti, piante ornamentali e piante da campo. Gli adulti possono alimentarsi su quasi 300 specie, ma i danni più gravi interessano un numero limitato di piante. Tra le più colpite ci sono: acero, glicine, rosa, rovo, tiglio, olmo, mais, melo, pesco, soia, vite.

In caso di avvistamento è bene:

- controllare la presenza dei ciuffi di peli bianchi al lati dell’addome

- fotografarli e poi eliminarli

- osservare su quale pianta era presente, se in gruppo

- fare una segnalazione agli indirizzi popillia@ersaf.lombardia.it popillia@parcoticino.it

In presenza di individui isolati si consiglia di raccoglierli manualmente e annegarli in una soluzione di acqua e sapone. In presenza di un’infestazione è preferibile intervenire con formulati a base di Deltametrina o Zeta-Cipermetrina registrati su ortaggi o piante ornamentali, di facile reperibilità e disponibili per uso non professionale. Si può ricorrere anche all’uso temporaneo di reti antinsetto che garantiscono una protezione totale e rappresentano una valida alternativa ai trattamenti insetticidi.

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