Description
Audiotrium Padre Reina via Meda 20
- Martedì 28 marzo 17:00 - 21:00
- Mercoledì 29 marzo 21:00
- Giovedì 30 marzo 21:00
Su una remota isola al largo della costa orientale dell’Irlanda gli amici di una vita Pádraic e Colm sono in un momento di stallo del loro rapporto. Quando Colm mette inaspettatamente fine alla loro amicizia Pádraic, scioccato da questa decisione, non si rassegna e tenta di ricucire il rapporto, aiutato dalla sorella Siobhán e da un giovane e problematico abitante dell’isola, Dominic. I ripetuti sforzi di Pádraic non fanno altro che rafforzare la determinazione dell’ex amico e quando Colm lancia un ultimatum disperato, gli eventi precipitano rapidamente con conseguenze scioccanti.
«Quando scrivo una sceneggiatura tutto si limita al personaggio, al dialogo e alle situazioni. In quella fase le immagini non vengono considerate, quindi il processo legato allo storyboard rappresenta uno stadio importante della narrazione. Mi sono rifatto al lavoro di John Ford e Sergio Leone riprendendo l’angolazione bassa, le inquadrature dal basso di Sergio Leone e quelle attraverso le porte e le finestre nel lavoro di Ford. L’ambientazione storica de Gli Spiriti dell’Isola, 1923, si prestava all’idea di un western, due pistoleri quasi solitari che litigano e iniziano una rissa nel saloon locale. Lo trovo un film davvero bello con interpretazioni strepitose. Divertente… ma triste. Non si fanno più film tristi, nessuno ci prova.» (Martin McDonagh)
«A volte sembra quasi strano ridere durante i film di Martin McDonagh. Sono esilaranti, infinitamente citazionistici e allo stesso tempo molto, molto tristi. È difficile dire come tutto questo si unisca, ma è così. È quasi come se, dopo aver capito che il mondo è destinato a fallire e che ogni speranza è svanita, ci si mettesse a sedere e si sorridesse. (…) La voce di McDonagh, così come il suo umorismo, è così unica che dovrebbe essere celebrata molto di più. (…) Nelle mani di un’altra persona, questa sarebbe potuta finire come una storiella carina, ma McDonagh riesce sempre ad aggiungere debolezza umana, crudeltà. (…) C’è qualcosa di profondamente personale in alcuni dei temi trattati, sulla crudeltà del tempo che passa e sull’eredità che si vuole lasciare (…). Cosa è più prezioso nella vita: l’arte, il lavoro o forse solo l’essere gentili? Vale la pena sacrificare tutto nella speranza di essere ricordati secoli dopo? Queste grandi domande sono gestite con cura e con un linguaggio deliziosamente scurrile da due attori che sembrano godersi ogni secondo dei tragici incontri dei loro personaggi, si divertono con i dialoghi e lasciano che tutto scorra. È un’accoppiata bellissima, anche se uno dei due non fa altro che cercare di fuggire, arrivando però solo a portare il suo calice di birra fuori. Di recente qualcuno mi ha detto che la fine di un’amicizia fa più male della fine di un amore. D’altra parte, probabilmente sono la stessa cosa. E questo film è una storia d’amore.» (Marta Bałaga, Cineuropa.org)
«Quando scrivo una sceneggiatura tutto si limita al personaggio, al dialogo e alle situazioni. In quella fase le immagini non vengono considerate, quindi il processo legato allo storyboard rappresenta uno stadio importante della narrazione. Mi sono rifatto al lavoro di John Ford e Sergio Leone riprendendo l’angolazione bassa, le inquadrature dal basso di Sergio Leone e quelle attraverso le porte e le finestre nel lavoro di Ford. L’ambientazione storica de Gli Spiriti dell’Isola, 1923, si prestava all’idea di un western, due pistoleri quasi solitari che litigano e iniziano una rissa nel saloon locale. Lo trovo un film davvero bello con interpretazioni strepitose. Divertente… ma triste. Non si fanno più film tristi, nessuno ci prova.» (Martin McDonagh)
«A volte sembra quasi strano ridere durante i film di Martin McDonagh. Sono esilaranti, infinitamente citazionistici e allo stesso tempo molto, molto tristi. È difficile dire come tutto questo si unisca, ma è così. È quasi come se, dopo aver capito che il mondo è destinato a fallire e che ogni speranza è svanita, ci si mettesse a sedere e si sorridesse. (…) La voce di McDonagh, così come il suo umorismo, è così unica che dovrebbe essere celebrata molto di più. (…) Nelle mani di un’altra persona, questa sarebbe potuta finire come una storiella carina, ma McDonagh riesce sempre ad aggiungere debolezza umana, crudeltà. (…) C’è qualcosa di profondamente personale in alcuni dei temi trattati, sulla crudeltà del tempo che passa e sull’eredità che si vuole lasciare (…). Cosa è più prezioso nella vita: l’arte, il lavoro o forse solo l’essere gentili? Vale la pena sacrificare tutto nella speranza di essere ricordati secoli dopo? Queste grandi domande sono gestite con cura e con un linguaggio deliziosamente scurrile da due attori che sembrano godersi ogni secondo dei tragici incontri dei loro personaggi, si divertono con i dialoghi e lasciano che tutto scorra. È un’accoppiata bellissima, anche se uno dei due non fa altro che cercare di fuggire, arrivando però solo a portare il suo calice di birra fuori. Di recente qualcuno mi ha detto che la fine di un’amicizia fa più male della fine di un amore. D’altra parte, probabilmente sono la stessa cosa. E questo film è una storia d’amore.» (Marta Bałaga, Cineuropa.org)
Video
Indirizzo
Viale Filippo Meda, 20, 20017 Rho MI
Mappa
Indirizzo: Viale Filippo Meda, 20, 20017 Rho MI
Coordinate: 45°31'35,4''N 9°2'29,5''E
Indicazioni stradali (Opens in new tab)
Costo
Gratuito
Organizzato da
Comune di Rho con Barz and hippo
Contatti
Name | Description |
---|---|
rho@barzandhippo.com | |
Website | http://www.cinemarho.it (Opens in new tab) |
Phone | 02.953.39.774 |
Mobile | 347.45.12.456 (anche informazioni per le scuole) |
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Last edit: 19/01/2023 14:21:25