Description
un film di Neus Ballùs
Giovedì 21 luglio ore 21:30
nel cortile della scuola materna in via Filippo Meda n 24 ingresso dal cortile dell'Auditorium
in caso di maltempo proiezione all' Auditorium di via Meda
in caso di maltempo proiezione all' Auditorium di via Meda
Una settimana nella vita di Moha, Valero e Pep – lavoratori in una piccola azienda idraulica ed elettrica nella periferia di Barcellona: sono coloro che che entrano in casa tua e riparano ciò che è rotto. Moha, il più giovane, è in prova per una settimana. È timido ma si comporta sorprendentemente bene con i clienti. Moha dovrebbe sostituire Pep, in procinto di ritirarsi. Tuttavia, Valero non è affatto a suo agio con il ritiro di Pep. Dubita che Moha abbia le carte in regola, o che i clienti accetteranno un lavoratore marocchino. Forse sei giorni non bastano per far cambiare qualcuno e per fargli superare i suoi pregiudizi. Forse non è abbastanza tempo per costruire un’amicizia. Ma forse è sufficiente per scoprire che dobbiamo vivere insieme: un piccolo passo per un idraulico, ma un grande passo per l’umanità.
«Mio padre è un idraulico. Nel corso degli anni ho sentito ogni sorta di storie sul suo lavoro e sulle strane situazioni in cui si è imbattuto nelle case dei clienti. Durante quegli anni rimanevo sempre molto colpita dai pregiudizi e dalle complessità che spesso emergevano.
Per il film abbiamo lavorato tre anni con ogni sorta di lavoratori reali e con i clienti che interpretavano loro stessi, incluso il magnifico trio di idraulici protagonisti di questa storia basata sulla loro vita reale. Abbiamo incontrato ricchi, poveri, giovani e vecchi, persone molto diverse tra di loro, provenienti da ogni parte del mondo e con una visione della vita totalmente diversa. Così, quando i personaggi entravano in contatto, dovevano fare i conti con i loro pregiudizi e con i pregiudizi degli altri nei loro confronti.
A prima vista l’umorismo del film sembra ruotare intorno a situazioni apparentemente leggere. Ma sotto la superfice c’è un ritratto complesso dei ruoli sociali, degli atteggiamenti razzisti e dei rapporti di potere nel contesto di una città europea “diversa” e multiculturale. I tuttofare è un film che si misura con una delle sfide più impegnative del nostro tempo: come capirsi a vicenda.» (Neus Ballús)
«Questo terzo lungometraggio della regista catalana trabocca di originalità, audacia e una folle voglia di sperimentare: con i suoi interpreti, con il linguaggio filmico, con le situazioni improvvisate, con la permeabilità della sua sceneggiatura, con la spontaneità del suo protagonisti, con ciò che è straordinario nella vita quotidiana… È un film di una fluidità naturale che oscilla tra documentario e commedia, mentre si irradia di surrealismo, e non lascia che il cinema sociale nella sua versione più rancida (un tipo di cinema al quale si potrebbe a priori, a causa del suo soggetto, commettere l’errore di associare questo film) ne blocchi le canalizzazioni. [Il film] ritrae un’umanità a noi vicina, pittoresca e magnetica nella quale rivalità, gelosia, seduzione, esigenze, perfezionismo, amicizia e rapporti di potere si fanno sentire, il tutto mimetizzato sotto una buona dose di quel senso dell’umorismo di cui abbiamo parlato sopra..» (Alfonso Rivera, Cineuropa)
«Mio padre è un idraulico. Nel corso degli anni ho sentito ogni sorta di storie sul suo lavoro e sulle strane situazioni in cui si è imbattuto nelle case dei clienti. Durante quegli anni rimanevo sempre molto colpita dai pregiudizi e dalle complessità che spesso emergevano.
Per il film abbiamo lavorato tre anni con ogni sorta di lavoratori reali e con i clienti che interpretavano loro stessi, incluso il magnifico trio di idraulici protagonisti di questa storia basata sulla loro vita reale. Abbiamo incontrato ricchi, poveri, giovani e vecchi, persone molto diverse tra di loro, provenienti da ogni parte del mondo e con una visione della vita totalmente diversa. Così, quando i personaggi entravano in contatto, dovevano fare i conti con i loro pregiudizi e con i pregiudizi degli altri nei loro confronti.
A prima vista l’umorismo del film sembra ruotare intorno a situazioni apparentemente leggere. Ma sotto la superfice c’è un ritratto complesso dei ruoli sociali, degli atteggiamenti razzisti e dei rapporti di potere nel contesto di una città europea “diversa” e multiculturale. I tuttofare è un film che si misura con una delle sfide più impegnative del nostro tempo: come capirsi a vicenda.» (Neus Ballús)
«Questo terzo lungometraggio della regista catalana trabocca di originalità, audacia e una folle voglia di sperimentare: con i suoi interpreti, con il linguaggio filmico, con le situazioni improvvisate, con la permeabilità della sua sceneggiatura, con la spontaneità del suo protagonisti, con ciò che è straordinario nella vita quotidiana… È un film di una fluidità naturale che oscilla tra documentario e commedia, mentre si irradia di surrealismo, e non lascia che il cinema sociale nella sua versione più rancida (un tipo di cinema al quale si potrebbe a priori, a causa del suo soggetto, commettere l’errore di associare questo film) ne blocchi le canalizzazioni. [Il film] ritrae un’umanità a noi vicina, pittoresca e magnetica nella quale rivalità, gelosia, seduzione, esigenze, perfezionismo, amicizia e rapporti di potere si fanno sentire, il tutto mimetizzato sotto una buona dose di quel senso dell’umorismo di cui abbiamo parlato sopra..» (Alfonso Rivera, Cineuropa)
Video
Indirizzo
Viale Filippo Meda, 24, 20017 Rho MI
Mappa
Indirizzo: Viale Filippo Meda, 24, 20017 Rho MI
Coordinate: 45°31'33,2''N 9°2'30,2''E
Indicazioni stradali (Opens in new tab)
Costo
Gratuito
Organizzato da
Comune di Rho con Barz and hippo
Contatti
Name | Description |
---|---|
rho@barzandhippo.com | |
Phone | 02.953.39.774 |
Mobile | 348 266 60 90 |
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Last edit: 28/06/2022 15:53:48