Progetto "Campi di Volo": video-spettacolo "Passi della memoria"

5 May 2020  Evento passato
Un itinerario in quarantena nel Centro storico della Città di Rho, alla scoperta dei luoghi significativi della lotta antifascista e partigiana, che ci ha consegnato un’Italia libera e democratica In base a studi, testi, immagini e documenti...

Description

Un itinerario in quarantena nel Centro storico della Città di Rho, alla scoperta dei luoghi significativi della lotta antifascista e partigiana, che ci ha consegnato un’Italia libera e democratica

In base a studi, testi, immagini e documenti di
Alfonso Airaghi
Piero Airaghi
Mario Anzani
Maria Grazia Landoni
Paola Pessina
Rho Centro Documentazione locale

Soggetto video, regia e montaggio di
Florencia Seebacher

Voce narrante
Maria Grazia Landoni
Paola Pessina

Con
Federico Bindi
Francesca Borgo
Marco Croce
Fabio Marani
Cesare Milan
Simone Restuccia
Sarah Stasi
Flora Trentin

Nell’ambito del progetto CAMPI DI VOLO – CUSTODIRE LA MEMORIA
Sostenuto da Comune di Rho
Con il contributo di Fondazione Comunitaria Nord Milano

Un itinerario nel Centro storico della Città di Rho, alla scoperta dei luoghi significativi della lotta antifascista e partigiana, che ci ha consegnato un’Italia libera e democratica

“Se volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione,
andate nelle montagne dove caddero i partigiani,
nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati.
Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità,
andate lì, o giovani, col pensiero perché lì è nata la nostra Costituzione”
(Piero Calamandrei).

6 tappe dell'Itinerario della memoria + 1

1. Stazione di Rho PIAZZA DELLA LIBERTÀ.
Si arriva e si parte: chi fugge e chi non torna più
– GIOVANNI PESCE: le forze partigiane organizzate e le brigate -
Da qui partirono in tanti, per sottrarsi alla dittatura e all'arruolamento nelle truppe fasciste e andare “in montagna” a raggiungere i “ribelli”, i partigiani che sulle Prealpi lombarde tenevano viva in armi la speranza di un'Italia libera e democratica. Qui arrivò da Milano Giovanni Pesce per organizzare le squadre di resistenza a Rho. Prima del ‘45 era semplicemente chiamata Piazza Stazione. Ora porta un nome che ci ricorda che la libertà non è data naturalmente, è invece un bene prezioso che va sempre costruito e difeso.

2. Via GARIBALDI – angolo Via Milano
Scioperi e movimenti di massa
- IL CIRCOLO FERROVIERI: antifascismo e appoggio alla Resistenza
Ora è un bar, al civico N. 107 di Corso Garibaldi. Prima era una piccola osteria gestita da una cooperativa che offriva servizi bar e tavola calda, utilizzati soprattutto dal personale viaggiante delle Ferrovie dello Stato. Negli anni della Resistenza è stato uno dei luoghi di organizzazione della lotta partigiana affidata a comuni cittadini che si esposero nel loro quotidiano, con coraggio rischiando la vita.

3. Via GARIBALDI – angolo Via Italia
La resistenza dei civili
ALDO PRAVETTONI – ROSINA BONIFORTI: gli eroi dei quotidiano
Sempre in Corso Garibaldi, al civico N. 66, si può sostare in un vecchio cortile, che porta ancora oggi tracce suggestive delle tipiche case di ringhiera. Aveva qui sede la tipografia di Aldo Pravettoni, e fu un altro dei luoghi di organizzazione della lotta partigiana, affidata non solo a tanti coraggiosi con le armi in pugno, ma a molti di più, altrettanto coraggiosi benché disarmati, pronti a far da staffetta, recapito ordini, informazione e propaganda. Una rete insostituibile cui le donne, come Rosina Boniforti, hanno dato un contributo fondamentale.

4. Via dei Martiri – CASA DEL FASCIO
Il Regime e le sue vittime
RODOLFO CANEGRATI: le vittime della brutalità fascista
L’edificio di Via Dei Martiri, ora sede della Guardia di Finanza, durante il regime fascista era la sede della Casa del Fascio. I sotterranei, adibiti a prigione per gli oppositori del Regime, hanno visto indicibili sofferenze riservate agli oppositori politici e a coloro che erano accusati di tradimento. Diversi partigiani hanno vissuto qui gli ultimi terribili istanti della loro vita. In particolare i giovani che la città di Rho ricorda come “i Martiri di Robecchetto”: Alvaro Negri, Pasquale Perfetti, Luigi Zucca, Alfonso Chiminello e Cesare Belloni erano nelle mani dei fascisti per motivi diversi, nel momento in cui a Rho ci furono disordini, e ne subirono la vendetta. Le torture cui furono sottoposti li avevano talmente straziati che gli aguzzini preferirono disfarsi di loro e dei loro cadaveri con una scarica di colpi in riva al Naviglio, a Robecchetto. Belloni sopravvisse miracolosamente. Ma il luogo evoca anche la storia del distaccamento della 106° Brigata Garibaldi – la “Venanzio Buzzi” - e del suo comandante Rodolfo Canegrati, una delle altre numerose vittime rhodensi della Resistenza.

5. Corso Europa – COLLEGIO DEI PADRI OBLATI
L’organizzazione segreta della lotta partigiana
Il fulcro del Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI)
Il Collegio degli Oblati fu uno dei luoghi nascosti di ritrovo dei comandanti partigiani del Comitato di Liberazione Alta Italia, di cui facevano parte forze di diverso orientamento, compresi i cattolici che avevano accettato la lotta armata, mentre altri avevano scelto forme non violente di resistenza. Nella insospettabile sacrestia – occultata dietro un grande armadio - una potente radio ricetrasmittente che consentiva di tenere il contatto con le truppe alleate, intercettando le frequenze di Radio Londra, che al termine dei notiziari trasmetteva messaggi in codice destinati ai partigiani. Verso il febbraio del 1945 i partigiani del gruppo Alfredo di Dio avevano chiesto aiuti per la nostra zona. L’operazione in codice, comunicava il messaggio “Marcello attende sempre”. Il giorno in cui il messaggio fosse stato sostituito con “E’ arrivato Marcello”, un lancio di materiale bellico, armi e munizioni sarebbe stato effettuato la notte stessa. La località prescelta per l’operazione erano i campi tra Vanzago e Arluno. Anche se la lunga attesa non vide mai un esito positivo, non per questo mancarono nei partigiani rhodensi la tenacia e la lucidità per sventare controlli e sostenere continue azioni di resistenza.

6. Via De Amicis N. 6 - BIBLIOTECA POPOLARE
L’ultima difesa degli occupanti tedeschi
LA RESA del 26 Aprile: RHO LIBERA!
I Fascisti si sono arresi a Milano il 25 aprile del 1945, ma a Rho continuano a resistere. La tensione in città sale e i tedeschi asserragliati nel loro Comando in via De Amicis, al civico N. 16 - l’edificio che ospitava le Scuole Elementari e ora ospita al Biblioteca Popolare -non vogliono sentir parlare di cedere. Accade però qualcosa che risolve la situazione senza ulteriore inutile spargimento di sangue: la guerra è finita!

+1: Corso Europa angolo via Ratti:
MONUMENTO ALLA RESISTENZA
realizzato dallo sculture rhodense FRANCO FOSSA


teatrodellarmadillo@gmail.com – pecteatrodellarmadillo@legalmail.it

http://www.teatrodellarmadillo.it

trailer_PassidellaMemoria_Tda.mp4

Video

Costo

Gratuito

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Organizzato da

Associazione Teatro dell’Armadillo – Teatro Inaudito

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Last edit: 05/05/2020 14:23:34

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