Descrizione
Al “Roberto de Silva” le associazioni della Consulta lanciano le basi per nuove sinergie
Rho, 17 novembre 2022
Un primo incontro, per conoscersi e ascoltare le attese delle tante realtà culturali che da anni operano sul territorio cittadino. Un coro unanime: “Il Teatro Civico è una grande opportunità per l’intera città di Rho, dobbiamo alzare l’asticella delle proposte culturali e possiamo farlo collaborando insieme e avviando nuove sinergie”.
Le associazioni che aderiscono alla Consulta Cultura sono state accolte martedì pomeriggio al Teatro Civico Roberto de Silva dall’assessora al Teatro e alla Cultura Valentina Giro e dal presidente della Fondazione Teatro Civico Fiorenzo Grassi. Un confronto pensato come occasione di ascolto reciproco, per trovare spunti interessanti in vista della programmazione del 2023 e degli anni successivi.
“Stiamo per aprire il Teatro di Rho, sono stati mesi di lavoro intenso per arrivare a questo momento. Abbiamo voluto incontrarvi per impostare il lavoro insieme perché questo teatro ci pone tutti di fronte a una sfida, è uno stimolo per la Fondazione, per la Consulta, per la Città, per fare un passo in più – ha detto l’assessora Valentina Giro – Farlo tutti insieme sarà più bello. Vogliamo spingere l’asticella più in alto e con tutti voi sarà possibile, dando spazio al territorio. Fiorenzo Grassi lavora alacremente al cartellone e agli indirizzi artistici di lungo periodo. E’ importante che la Fondazione conosca la ricchezza di realtà storiche e più giovani ed è importante che voi conosciate Grassi e la Fondazione. Una conoscenza reciproca arricchirà il percorso da compiere perché questo Teatro sia un punto di riferimento, non solo per la nostra città, ma in primis per la nostra città. Questo è il Teatro di Rho che ha delle ambizioni, per la sua struttura, per la sua bellezza e la cura con cui è stato realizzato, che sono di respiro metropolitano, ma vogliamo si radichi sul territorio e per farlo la Fondazione vuole collaborare insieme a noi”.
“E’ necessario un progetto strategico, un indirizzo culturale che ci faccia distinguere e ci dia una identità: questo teatro è legato alla musica, per sua natura, ma aperto alla prosa – ha precisato Fiorenzo Grassi – Partiamo con Silvio Orlando e uno spettacolo che accumula premi da tutte le parti; poi avremo Geppi Cucciari, che non è una comica ma è attrice e intellettuale, quindi Milena Vukotic con un testo di Pirandello, “Così è se vi pare”, che sembra scritto proprio per lei. Avremo Elio, che ci parlerà della musica lirica con il suo modo originale di presentarsi. Verrà Michele Placido con “La Bottega del caffè”, un artista molto popolare che ha dato tanto a teatro e cinema. Alessandra Ferri ci tiene a essere la danzatrice italiana che inaugurerà la sala con una coreografia di Maurice Béjart presa da “Giorni felici” di Samuel Beckett. Questo è un teatro civico che mantiene la sua civicità, offrendo un servizio sociale e culturale. Con voi vogliamo collaborare sulla base di un protocollo che andremo a definire per utilizzare questo teatro per le vostre attività nei limiti consentiti dal calendario e dalla valutazione di ogni progetto da parte del Cda della Fondazione. Il Teatro è aperto alla accoglienza dei progetti della città per musica, teatro, danza e momenti di riflessione, occasioni di presentazione di libri su cui si crea dibattito, un percorso sul tema della spiritualità. Voglio conoscere le vostre aspettative, sapere cosa potreste portare per arricchire la vita di questo luogo che deve vivere sia di attività professionale sia di quella di chi esprime peculiarità diverse sul territorio”.
Numerose le associazioni intervenute, dalla Schola Cantorum del Santuario alla Cappella musicale dei Pueri Cantores, da Vita e Destino alla Biblioteca Popolare, da AFK al Teatro dell’Armadillo, da Quelli del a DipingeRho. Da parte di tutti lo stesso messaggio: “Basta con lo scetticismo. Rho è diventata cosciente delle sue potenzialità, teniamo l’asticella bella alta. E’ un onore avere a disposizione questo teatro, che può anche mettere soggezione per le sue caratteristiche. Noi siamo pronti ad affrontare la sfida. Dobbiamo smettere di pensare a eventi che finiscano per essere autoreferenziali a livello di pubblico, dobbiamo unire le forze per lanciare proposte che uniscano diversi gruppi e puntino alla qualità”.
Gli eventi potranno essere accolti nella sezione OFF Città. L’auspicio è quello di trovare una “espressività diffusa e variegata”. Ci saranno occasioni di affitto puro della sala, a disposizione di soggetti commerciali, per garantire entrate e sponsorizzazioni, ma il tessuto locale avrà dunque grande spazio, con sguardo aperto ai giovani. Partirà anche una campagna soci, per chi vorrà sostenere il Teatro Civico. Ne sarà data comunicazione al più presto.
Rho, 17 novembre 2022
Un primo incontro, per conoscersi e ascoltare le attese delle tante realtà culturali che da anni operano sul territorio cittadino. Un coro unanime: “Il Teatro Civico è una grande opportunità per l’intera città di Rho, dobbiamo alzare l’asticella delle proposte culturali e possiamo farlo collaborando insieme e avviando nuove sinergie”.
Le associazioni che aderiscono alla Consulta Cultura sono state accolte martedì pomeriggio al Teatro Civico Roberto de Silva dall’assessora al Teatro e alla Cultura Valentina Giro e dal presidente della Fondazione Teatro Civico Fiorenzo Grassi. Un confronto pensato come occasione di ascolto reciproco, per trovare spunti interessanti in vista della programmazione del 2023 e degli anni successivi.
“Stiamo per aprire il Teatro di Rho, sono stati mesi di lavoro intenso per arrivare a questo momento. Abbiamo voluto incontrarvi per impostare il lavoro insieme perché questo teatro ci pone tutti di fronte a una sfida, è uno stimolo per la Fondazione, per la Consulta, per la Città, per fare un passo in più – ha detto l’assessora Valentina Giro – Farlo tutti insieme sarà più bello. Vogliamo spingere l’asticella più in alto e con tutti voi sarà possibile, dando spazio al territorio. Fiorenzo Grassi lavora alacremente al cartellone e agli indirizzi artistici di lungo periodo. E’ importante che la Fondazione conosca la ricchezza di realtà storiche e più giovani ed è importante che voi conosciate Grassi e la Fondazione. Una conoscenza reciproca arricchirà il percorso da compiere perché questo Teatro sia un punto di riferimento, non solo per la nostra città, ma in primis per la nostra città. Questo è il Teatro di Rho che ha delle ambizioni, per la sua struttura, per la sua bellezza e la cura con cui è stato realizzato, che sono di respiro metropolitano, ma vogliamo si radichi sul territorio e per farlo la Fondazione vuole collaborare insieme a noi”.
“E’ necessario un progetto strategico, un indirizzo culturale che ci faccia distinguere e ci dia una identità: questo teatro è legato alla musica, per sua natura, ma aperto alla prosa – ha precisato Fiorenzo Grassi – Partiamo con Silvio Orlando e uno spettacolo che accumula premi da tutte le parti; poi avremo Geppi Cucciari, che non è una comica ma è attrice e intellettuale, quindi Milena Vukotic con un testo di Pirandello, “Così è se vi pare”, che sembra scritto proprio per lei. Avremo Elio, che ci parlerà della musica lirica con il suo modo originale di presentarsi. Verrà Michele Placido con “La Bottega del caffè”, un artista molto popolare che ha dato tanto a teatro e cinema. Alessandra Ferri ci tiene a essere la danzatrice italiana che inaugurerà la sala con una coreografia di Maurice Béjart presa da “Giorni felici” di Samuel Beckett. Questo è un teatro civico che mantiene la sua civicità, offrendo un servizio sociale e culturale. Con voi vogliamo collaborare sulla base di un protocollo che andremo a definire per utilizzare questo teatro per le vostre attività nei limiti consentiti dal calendario e dalla valutazione di ogni progetto da parte del Cda della Fondazione. Il Teatro è aperto alla accoglienza dei progetti della città per musica, teatro, danza e momenti di riflessione, occasioni di presentazione di libri su cui si crea dibattito, un percorso sul tema della spiritualità. Voglio conoscere le vostre aspettative, sapere cosa potreste portare per arricchire la vita di questo luogo che deve vivere sia di attività professionale sia di quella di chi esprime peculiarità diverse sul territorio”.
Numerose le associazioni intervenute, dalla Schola Cantorum del Santuario alla Cappella musicale dei Pueri Cantores, da Vita e Destino alla Biblioteca Popolare, da AFK al Teatro dell’Armadillo, da Quelli del a DipingeRho. Da parte di tutti lo stesso messaggio: “Basta con lo scetticismo. Rho è diventata cosciente delle sue potenzialità, teniamo l’asticella bella alta. E’ un onore avere a disposizione questo teatro, che può anche mettere soggezione per le sue caratteristiche. Noi siamo pronti ad affrontare la sfida. Dobbiamo smettere di pensare a eventi che finiscano per essere autoreferenziali a livello di pubblico, dobbiamo unire le forze per lanciare proposte che uniscano diversi gruppi e puntino alla qualità”.
Gli eventi potranno essere accolti nella sezione OFF Città. L’auspicio è quello di trovare una “espressività diffusa e variegata”. Ci saranno occasioni di affitto puro della sala, a disposizione di soggetti commerciali, per garantire entrate e sponsorizzazioni, ma il tessuto locale avrà dunque grande spazio, con sguardo aperto ai giovani. Partirà anche una campagna soci, per chi vorrà sostenere il Teatro Civico. Ne sarà data comunicazione al più presto.
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Ultimo aggiornamento pagina: 18/11/2022 09:46:22