Il Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze contro la violenza sulle donne

Intervento nel Consiglio comunale del 27 novembre insieme con referenti del Centro antiviolenza HARA Rho, 28 novembre 2024 Alcuni esponenti del Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze hanno partecipato alla seduta di Consiglio comunale...
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28 noviembre 2024

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Intervento nel Consiglio comunale del 27 novembre insieme con referenti del Centro antiviolenza HARA

Rho, 28 novembre 2024

Alcuni esponenti del Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze hanno partecipato alla seduta di Consiglio comunale del 27 novembre, portando la loro voce sul tema della violenza sulle donne. Davanti al Sindaco Andrea Orlandi, alla giunta e a tutti i consiglieri comunali, alla presenza delle esponenti del Centro Antiviolenza HARA, i giovanissimi consiglieri accompagnati dall’educatrice della cooperativa LaFucina Chiara Tagliabue hanno espresso il loro pensiero condannando le logiche prevalenti nella società.

A introdurre gli interventi è stato il presidente del Consiglio degli adulti, Calogero Mancarella.
Per primo si è espresso Natale: “Speriamo che le nostre parole possano trasmettere l’importanza che diamo a questo tema. La violenza di genere non conosce confini, si manifesta ogni giorno nelle strade, nelle case e nei luoghi pubblici, per questo è importante non smettere mai di parlarne per fare sì che ogni giorno sia il 25 novembre, perché la violenza non è mai giustificabile, ignorabile o minimizzabile”.

Quindi, le altre giovani consigliere hanno condiviso i frutti della riflessione svolta nel Consiglio dei ragazzi e delle ragazze.

Sofia:
“La violenza non è forza, è debolezza. L’amore è attrazione non possesso. Amare da morire non morire per amare”.

Giorgia:
Mai più silenzio, non un’altra mano alzata, un grido soffocato tra le mura di casa dove l’amore dovrebbe custodire, non ferire. Ogni grido è un’ombra che grida contro un mondo che guarda ma non vede. Ogni parola taciuta è un urlo che implora giustizia nel cuore di chi ha paura. Il 25 novembre non è un giorno, è una promessa di non dimenticare i nomi, i volti, le storie spezzate, di alzare la voce per chi non può farlo. Ogni donna è un fiore che merita di sbocciare, mai più calpestato dalla violenza di chi finge amore. Il rispetto è un diritto e la libertà un respiro che nessuno può togliere”.

Francesca:
“Secondo noi ogni persona è importante e non deve essere discriminata perché donna o perché di un’altra nazione o religione. Siamo tutte persone diverse, con pensieri e opinioni differenti. Per noi ragazzi e ragazze è difficile capire perché una donna sia considerata meno importante di un uomo, siamo tutti e due esseri viventi e tutti siamo sulla terra per un motivo. Non esistono lavori da donna e da uomo, colori da donna e da uomo. Una madre è importante quanto un padre, fortunatamente la maggior parte di noi lo sperimenta in famiglia tutti i giorni. Siamo nel 2024 ed è inaccettabile pensare che le donne siano meno libere e importanti degli uomini, eppure ricordiamo il 25 novembre perché ci sono tanti maltrattamenti da parte di fidanzati, compagni e mariti. Una donna non ha sempre una vita facile, alcune persone pensano che la figura femminile debba apparire sempre perfetta, alcuni pensano che sia un compito solo delle donne occuparsi di famiglia e figli. Noi donne per colpa delle paranoie che ci creiamo, causate dal giudizio degli altri, pensiamo di dover essere sempre perfette. A volte capita perfino che ci scusiamo se non siamo in ordine. Una persona dovrebbe essere amata a e rispettata non solo per come appare ma per come è dentro, per il suo carattere, i suoi valori e i suoi pensieri. Non parliamo dello sport femminile che è sottovalutato dalla maggior parte degli uomini: noi non capiamo perché le persone si stupiscano quando si parla di una donna che fa più flessioni di un uomo o che è più veloce nella corsa. A noi donne non deve importare il giudizio degli uomini, dobbiamo essere noi stesse, libere, senza paura di camminare per strada. Ci auguriamo che tutte le donne possano riuscire a trovare la loro strada senza paura di sentirsi giudicate o sbagliate”.

La parola è passata poi a Paola Sassi, assistente sociale del Comune e referente per HARA: “Le parole dette dai ragazzi sottolineano il senso del nostro centro antiviolenza, perché il 25 novembre è sempre. Questa data particolare non deve far dimenticare che questo fenomeno ci circonda tutti i giorni e che la comunità può fare tanto, supportando le donne in difficoltà in tanti modi. Studenti delle superiori si sono spesi concretamente attraverso la campagna dei sacchetti del pane distribuiti ai panettieri, con indicati il nostro numero e il 1522. La sensibilizzazione è fondamentale. Consente di diffondere la cultura che voi avete ben citato rispetto a come si deve intendere un rapporto tra uomo e donna che parte dai modi di giudicare: questo è da bambina, questo da bambino. Come Comune di Rho siamo ente capofila del progetto nato del 2018 con sede in Auditorium e sede distaccata a Bollate. Ora è un servizio che le donne conoscono ma non ci dobbiamo fermare”.

Sassi ha evidenziato la collaborazione con le forze dell’ordine (in aula era presente il comandante della Stazione dei Carabinieri di Rho Luigi Pino) e le difficoltà per le donne di denunciare maltrattamenti fisici, economici e psicologici. Difficile anche l’avvio di percorsi di autonomia, perché occorre ricostruire tutta la vita, spesso puntando soprattutto a preservare i figli che assistono a queste situazioni.

Paola Sassi ha ricordato che 94 donne si sono rivolte ad HARA nel primo semestre 2024: “Molte di più del 2023. Un dato positivo perché hanno avuto coraggio e perché rivela che siamo riusciti a infiltrarci nelle pieghe dei servizi e delle associazioni, anche sportive, rinnovando e ampliando il protocollo della rete antiviolenza”. La volontaria Lucia, presentando le attività dello sportello, ha posto l’attenzione sulla comunità: “Tante si sono rivolte a noi perché amici, colleghi, conoscenti hanno suggerito di farlo. Grazie alla sensibilizzazione messa in atto sempre più persone svolgono la funzione di sentinella”.

Il dibattito ha coinvolto consiglieri di maggioranza e opposizione. L’assessore alle Politiche Sociali Paolo Bianchi si è così espresso: “Ringrazio chi ogni giorno è impegnato accanto alle donne, accogliere il dolore è davvero un lavoro difficile. Come Amministrazione siamo sempre presenti a sostenere gli operatori e si sono portate avanti moltissime iniziative. I dati sottolineano che l’attivarsi di una comunità intera ha fatto emergere il problema, le donne si sentono ascoltate. Siamo noi adulti che dobbiamo imparare a non mettere in atto comportamenti violenti, i ragazzi sono molto attenti, lo hanno testimoniato in questi giorni. Ringrazio i ragazzi che ci hanno messo la faccia questa sera, come altri hanno fatto nelle piazze e al mercato. Purtroppo abbiamo dovuto aiutare gli adolescenti a raccogliere anche il male ricevuto, perché alcuni cittadini al mercato invece di apprezzare il loro impegno ci hanno ributtato addosso quello che facevamo. Credo sia importante testimoniare anche se chi hai davanti non è pronto ad accogliere il messaggio”.

Il Sindaco Andrea Orlandi ha esortato a continuare a lavorare insieme senza divisioni: “Ringrazio Paola Sassi per gli sforzi compiuti, i volontari Hara e le forze dell’ordine, oltre a tutti i movimenti e i partiti per quanto possono mettere in campo. Mi complimento con il Consiglio dei ragazzi e delle ragazze, hanno espresso concetti difficili con grande padronanza del tema. Questa profondità è la nostra speranza e confido non si trasformi in illusione. Quando noi eravamo ragazzi nessuno ci sensibilizzava su questi temi, le nuove generazioni sono diverse. Siano loro a dare l’esempio a noi”.


Nella foto, da sinistra Chiara Tagliabue con Natale, Sofia, Giorgia e Francesca.

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Ultimo aggiornamento pagina: 28/11/2024 14:55:44

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