Descrizione
Nella Sala del Consiglio comunale, questa mattina è stato ricordato il 55° anniversario della strage di Piazza Fontana alla Banca Nazionale dell’Agricoltura di Milano, dove perse la vita anche il rhodense Gerolamo Papetti, agricoltore nella Cascina Ghisolfa, e fu ferito in modo grave il figlio Giocondo Papetti.
Su proposta di ANPI Rho, l’Amministrazione comunale ha onorato la memoria dei due rhodensi con una targa a loro dedicata.
Presenti in sala Alberto Papetti, nipote di Gerolamo Papetti e figlio di Giocondo e altri familiari, il vice sindaco Maria Rita Vergani, il presidente di ANPI Rho Mario Anzani, il presidente del consiglio Calogero Mancarella, i consiglieri Giuseppe Caronni, Fulvio Caselli, Clelia La Palomenta, il luogotenente dei Carabinieri Luigi Pino, il Comandante della Polizia Locale Antonino Frisone, i rappresentanti di varie associazioni e numerosi cittadini.
La toccante cerimonia è iniziata con un minuto di silenzio in ricordo di tutte le vittime e le parole del prevosto Don Gianluigi Frova.
Si sono poi succeduti gli interventi partendo da Alberto Papetti, nipote di Gerolamo e figlio di Giocondo, che ha raccontato il dolore e le ricadute sulla sua famiglia dell’atto terroristico. Roberto Magagna, prima in Confagricoltura Milano, Lodi, Monza Brianza, conosceva Giocondo Papetti e ha presentato le caratteristiche di rettitudine, sobrietà e concretezza del Papetti e il mondo agricolo di una volta.
A seguire Fortunato Zinni, impiegato nel 1969 presso la Banca Nazionale dell’Agricoltura, ha trasmesso la sua esperienza diretta come testimone e sopravvissuto allo scoppio della bomba raccontando la semplicità e l’onestà che caratterizzavano gli accordi tra agricoltori che venivano conclusi nella Banca.
L’avv. Federico Sinicato, presidente dell’Associazione Piazza Fontana 12 dicembre 1969 e avvocato difensore dei familiari delle vittime della strage di Piazza Fontana e delle altre stragi fasciste degli anni ’70, ha riassunto i risultati processuali e la nuova attività dell’Associazione rivolta a far conoscere una pagina di storia che non è ancora inserita nei libri di scuola e che i giovani non conoscono.
Il presidente di ANPI Rho Mario Anzani ha parlato degli anni caratterizzati dal terrorismo di quel decennio sia nero che rosso.
Prima dello svelamento della targa, il vice sindaco Maria Rita Vergani ha concluso la cerimonia ribadendo che le vittime e i loro familiari di quelle stragi erano persone semplici ed oneste che si sono trovate coinvolte per una casualità in eventi di portata nazionale e non solo. Un pensiero è stato dedicato dal vice sindaco Vergani a Licia Pinelli e a Gemma Calabresi, che si incontrarono per la prima volta nel maggio del 2009, al Quirinale per volere del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e che si strinsero in un abbraccio pacificatore.
Su proposta di ANPI Rho, l’Amministrazione comunale ha onorato la memoria dei due rhodensi con una targa a loro dedicata.
Presenti in sala Alberto Papetti, nipote di Gerolamo Papetti e figlio di Giocondo e altri familiari, il vice sindaco Maria Rita Vergani, il presidente di ANPI Rho Mario Anzani, il presidente del consiglio Calogero Mancarella, i consiglieri Giuseppe Caronni, Fulvio Caselli, Clelia La Palomenta, il luogotenente dei Carabinieri Luigi Pino, il Comandante della Polizia Locale Antonino Frisone, i rappresentanti di varie associazioni e numerosi cittadini.
La toccante cerimonia è iniziata con un minuto di silenzio in ricordo di tutte le vittime e le parole del prevosto Don Gianluigi Frova.
Si sono poi succeduti gli interventi partendo da Alberto Papetti, nipote di Gerolamo e figlio di Giocondo, che ha raccontato il dolore e le ricadute sulla sua famiglia dell’atto terroristico. Roberto Magagna, prima in Confagricoltura Milano, Lodi, Monza Brianza, conosceva Giocondo Papetti e ha presentato le caratteristiche di rettitudine, sobrietà e concretezza del Papetti e il mondo agricolo di una volta.
A seguire Fortunato Zinni, impiegato nel 1969 presso la Banca Nazionale dell’Agricoltura, ha trasmesso la sua esperienza diretta come testimone e sopravvissuto allo scoppio della bomba raccontando la semplicità e l’onestà che caratterizzavano gli accordi tra agricoltori che venivano conclusi nella Banca.
L’avv. Federico Sinicato, presidente dell’Associazione Piazza Fontana 12 dicembre 1969 e avvocato difensore dei familiari delle vittime della strage di Piazza Fontana e delle altre stragi fasciste degli anni ’70, ha riassunto i risultati processuali e la nuova attività dell’Associazione rivolta a far conoscere una pagina di storia che non è ancora inserita nei libri di scuola e che i giovani non conoscono.
Il presidente di ANPI Rho Mario Anzani ha parlato degli anni caratterizzati dal terrorismo di quel decennio sia nero che rosso.
Prima dello svelamento della targa, il vice sindaco Maria Rita Vergani ha concluso la cerimonia ribadendo che le vittime e i loro familiari di quelle stragi erano persone semplici ed oneste che si sono trovate coinvolte per una casualità in eventi di portata nazionale e non solo. Un pensiero è stato dedicato dal vice sindaco Vergani a Licia Pinelli e a Gemma Calabresi, che si incontrarono per la prima volta nel maggio del 2009, al Quirinale per volere del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e che si strinsero in un abbraccio pacificatore.
A cura di
Con l'App è meglio!
Sapevi che puoi leggere questo Avviso anche sull'App ufficiale del comune?
Ultimo aggiornamento pagina: 13/12/2024 08:33:52