Descrizione
L’Amministrazione comunale ricorda l’81° anniversario della strage nazifascista avvenuta a piazzale Loreto a Milano, presenziando alla cerimonia commemorativa di domenica mattina, 10 agosto, con il Vice sindaco Maria Rita Vergani, accompagnata dalla Polizia locale con il gonfalone del Comune di Rho. Accanto a lei, il presidente dell’Anpi Rho, Mario Anzani.
La memoria dell’antifascismo e della Resistenza è strettamente collegata al patrimonio di valori quali la libertà, la democrazia, la giustizia e la solidarietà, che costituiscono la salvaguardia dei diritti degli individui e dei popoli e la difesa della nostra Costituzione.” – afferma la Vice sindaco Maria Rita Vergani - “Come amministrazione continuiamo a difendere la memoria di queste pagine della nostra storia, su cui si fondano le basi della nostra democrazia”.
Eccidio di piazzale Loreto
Alle prime ore dell’alba del 10 agosto 1944, quindici patrioti furono prelevati dal carcere di San Vittore. Furono fatti scendere nel cortile del carcere, diedero loro una tuta, facendo credere che fossero destinati al lavoro in Germania. Infatti sul registro di San Vittore fu annotato a fianco ai loro nomi: “trasferiti per Bergamo”. Stipati su un autocarro, furono condotti in piazzale Loreto, e qui fucilati da un plotone di esecuzione composto da militi fascisti della Legione Ettore Muti, agli ordini di Theodor Saevecke, capitano delle SS. Per ordine dei nazisti, le salme vennero lasciate esposte fino al tardo pomeriggio sotto il sole per impaurire la popolazione e togliere appoggi alla Resistenza. Si trattava di quindici persone scelte a caso, accomunate dal desiderio di liberare la propria Patria dal giogo fascista e nazista, e per questa ragione in carcere. Questi i loro nomi:
Gian Antonio Bravin 36 anni, gappista
Giulio Casiraghi 45 anni, comunista
Renzo Del Riccio 21 anni, socialista
Andrea Esposito 46 anni, comunista
Domenico Fiorani 31 anni, socialista
Umberto Fogagnolo 33 anni, azionista
Tullio Galimberti 22 anni, gappista
Vittorio Gasparini 21 anni, antifascista
Emidio Mastrodomenico 22 anni, gappista
Angelo Poletti 32 anni, antifascista
Salvatore Principato 52 anni, socialista
Andrea Ragni 23 anni, antifascista
Eraldo Soncini 43 anni, socialista
Libero Temolo 39 anni, comunista
Vitale Vertemati 26 anni, antifascista
Eccidio di piazzale Loreto
Alle prime ore dell’alba del 10 agosto 1944, quindici patrioti furono prelevati dal carcere di San Vittore. Furono fatti scendere nel cortile del carcere, diedero loro una tuta, facendo credere che fossero destinati al lavoro in Germania. Infatti sul registro di San Vittore fu annotato a fianco ai loro nomi: “trasferiti per Bergamo”. Stipati su un autocarro, furono condotti in piazzale Loreto, e qui fucilati da un plotone di esecuzione composto da militi fascisti della Legione Ettore Muti, agli ordini di Theodor Saevecke, capitano delle SS. Per ordine dei nazisti, le salme vennero lasciate esposte fino al tardo pomeriggio sotto il sole per impaurire la popolazione e togliere appoggi alla Resistenza. Si trattava di quindici persone scelte a caso, accomunate dal desiderio di liberare la propria Patria dal giogo fascista e nazista, e per questa ragione in carcere. Questi i loro nomi:
Gian Antonio Bravin 36 anni, gappista
Giulio Casiraghi 45 anni, comunista
Renzo Del Riccio 21 anni, socialista
Andrea Esposito 46 anni, comunista
Domenico Fiorani 31 anni, socialista
Umberto Fogagnolo 33 anni, azionista
Tullio Galimberti 22 anni, gappista
Vittorio Gasparini 21 anni, antifascista
Emidio Mastrodomenico 22 anni, gappista
Angelo Poletti 32 anni, antifascista
Salvatore Principato 52 anni, socialista
Andrea Ragni 23 anni, antifascista
Eraldo Soncini 43 anni, socialista
Libero Temolo 39 anni, comunista
Vitale Vertemati 26 anni, antifascista
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Ultimo aggiornamento pagina: 11/08/2025 13:41:31