Descrizione
Contro il genocidio in corso, la richiesta di intervenire: “Non possiamo tacere”
Rho, 29 luglio 2025
Il Sindaco di Rho Andrea Orlandi ha sottoscritto l’appello che molti primi cittadini hanno inviato alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani e, per conoscenza, al presidente ANCI Gaetano Manfredi, al presidente ALI Roberto Gualtieri, al presidente UPI Pasquale Gandolfi.
L’appello, che ha come titolo “Adesso basta!” riguarda il genocidio in corso a Gaza sotto gli occhi del mondo. Il testo recita: “Alle vittime quotidiane degli attacchi militari si aggiungono ormai quotidianamente morti per la fame, molti dei quali bambini: vittime di una carestia voluta e imposta. Tutto ciò non è più guerra ma punizione collettiva. Gli aiuti sono bloccati: solo pochi camion al giorno, contro gli almeno 500 necessari. In Giordania giacciono magazzini colmi di cibo, che non viene distribuito perché il governo israeliano lo impedisce deliberatamente. Si affama una popolazione intera per piegarla con la fame. Non possiamo tacere. Non possiamo continuare a guardare senza agire. Il silenzio, in questo caso, è complicità”.
“Come ho sottolineato durante la Pastasciutta antifascista del 25 luglio – evidenzia Andrea Orlandi – Non possiamo tacere di fronte a quanto sta avvenendo: le immagini dei bimbi che muoiono di fame, completamente denutriti, non possono lasciare indifferenti. Fermiamo questo genocidio privo di senso, che toglie dignità alle persone e uccide vittime innocenti”.
Rho, 29 luglio 2025
Il Sindaco di Rho Andrea Orlandi ha sottoscritto l’appello che molti primi cittadini hanno inviato alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani e, per conoscenza, al presidente ANCI Gaetano Manfredi, al presidente ALI Roberto Gualtieri, al presidente UPI Pasquale Gandolfi.
L’appello, che ha come titolo “Adesso basta!” riguarda il genocidio in corso a Gaza sotto gli occhi del mondo. Il testo recita: “Alle vittime quotidiane degli attacchi militari si aggiungono ormai quotidianamente morti per la fame, molti dei quali bambini: vittime di una carestia voluta e imposta. Tutto ciò non è più guerra ma punizione collettiva. Gli aiuti sono bloccati: solo pochi camion al giorno, contro gli almeno 500 necessari. In Giordania giacciono magazzini colmi di cibo, che non viene distribuito perché il governo israeliano lo impedisce deliberatamente. Si affama una popolazione intera per piegarla con la fame. Non possiamo tacere. Non possiamo continuare a guardare senza agire. Il silenzio, in questo caso, è complicità”.
Sindaci e sindache chiedono al Governo italiano
- di esercitare ogni pressione politica e diplomatica sul Governo di Israele per sbloccare immediatamente l’accesso agli aiuti alimentari;
- che tali aiuti vengano gestiti solo ed esclusivamente dalle Agenzie dell’ONU, le uniche con legittimità e imparzialità e non più la Gaza Humanitarian Foundation, ente evidentemente non in grado di assolvere a un mandato umanitario;
- che l’Italia si faccia promotrice attiva di un cessate il fuoco e di una soluzione politica che ponga fine all’occupazione e alla distruzione della Striscia di Gaza.
Sindaci e Sindache rilanciano l’appello di papa Leone XIV e della società civile globale: “Fermiamo la barbarie. Non c’è più tempo”.
“Come ho sottolineato durante la Pastasciutta antifascista del 25 luglio – evidenzia Andrea Orlandi – Non possiamo tacere di fronte a quanto sta avvenendo: le immagini dei bimbi che muoiono di fame, completamente denutriti, non possono lasciare indifferenti. Fermiamo questo genocidio privo di senso, che toglie dignità alle persone e uccide vittime innocenti”.
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Ultimo aggiornamento pagina: 29/07/2025 12:07:02