Descrizione
Un film di Francesca Archibugi
Sabato 29 ottobre ore 19:00 - 21:00
Domenica 30 ottobre ore 19:00 - 21:00
Sabato 29 ottobre ore 19:00 - 21:00
Domenica 30 ottobre ore 19:00 - 21:00
Lunedì 31 ottobre ore 17:00 - 21:00
Martedì 1 novembre ore 17:00 - 21:00
Mercoledì 2 novembre ore 21:00
Giovedì 3 novembre ore 21:00
Martedì 1 novembre ore 17:00 - 21:00
Mercoledì 2 novembre ore 21:00
Giovedì 3 novembre ore 21:00
Mentre si trova al mare, un Marco ragazzino conosce una sua coetanea, Luisa Lattes, una bambina bellissima e dal temperamento particolare. È amore a prima vista e, nonostante i due non avranno mai modo di stare insieme, Marco resterà per sempre innamorato di lei. La sua compagna di vita sarà, infatti, un’altra donna, Marina, con cui dopo il matrimonio andrà a vivere nella Capitale e dalla quale avrà una figlia. L’uomo dovrà tornare, però, a Firenze, a causa di un’esistenza che lo sottoporrà a dure prove, che cercherà di superare grazie all’aiuto di Daniele Carradori, lo psicoanalista della moglie. Il dottore insegnerà a Marco come affrontare i cambiamenti, soprattutto quelli del tutto inaspettati, nella sua vita. È così che tramite Marco viene raccontata l’esistenza dell’uomo, che vacilla tra grandi amori, coincidenze fortuite e gravi perdite, portando l’essere umano a una logorante resistenza pur di raggiungere la felicità.
«Ho letto il libro di Sandro appena è uscito. Ero a Parigi e, siccome non c’erano librerie italiane, l’ho comprato subito su Kindle. Conosco Sandro da vent’anni, come scrittore mi piace moltissimo e ho letto tutti i suoi libri. ‘Il Colibrì’ mi ha molto turbato e sinceramente non avevo pensato di farci un film: è stata una proposta di Domenico Procacci e dello stesso Sandro, che mi ha reso molto orgogliosa e impaurita, perché avevo di fronte un romanzo complesso. Bisognava farlo bene, aveva riscosso un grande successo. L’impressione che ho avuto è che toccasse tutti i temi che mi sono più cari. Era come scritto da me ma scritto meglio, e così mi sono tuffata, cercando di fare il libro di Sandro al 100% e fare al 100% un film mio» (Francesca Archibugi)
«Del testo originale di Veronesi, l’autrice romana conserva il “cuore pulsante”: il flusso di coscienza, la ricchezza di sottotrame e i salti temporali. Realizza un ambizioso mélò sul dolore, il destino, il lutto e l’eutanasia. (…) trova una forma suggestiva – fra melodramma e thriller – per indagare tutti i “fili invisibili” che legano una persona alle altre. Gli affetti, le amicizie, gli amori, il caos. Riesce a mettere a fuoco i detour improvvisi e imprevedibili della vita di un uomo. Quanto la nostra esistenza non sia lineare, impastata di ricordi vivi, benché sepolti, di traumi, gioie e dolori indicibili. Riesce a essere corale senza smarrire il filo dei personaggi. Molto bravo Favino nei panni del protagonista Marco Carrera. L’uomo “gentile”, le cui sliding doors sembrano aprirsi tra passato e futuro, in una presa di coscienza senza fine.» (Luca Barnabè, amica.it)
«Ho letto il libro di Sandro appena è uscito. Ero a Parigi e, siccome non c’erano librerie italiane, l’ho comprato subito su Kindle. Conosco Sandro da vent’anni, come scrittore mi piace moltissimo e ho letto tutti i suoi libri. ‘Il Colibrì’ mi ha molto turbato e sinceramente non avevo pensato di farci un film: è stata una proposta di Domenico Procacci e dello stesso Sandro, che mi ha reso molto orgogliosa e impaurita, perché avevo di fronte un romanzo complesso. Bisognava farlo bene, aveva riscosso un grande successo. L’impressione che ho avuto è che toccasse tutti i temi che mi sono più cari. Era come scritto da me ma scritto meglio, e così mi sono tuffata, cercando di fare il libro di Sandro al 100% e fare al 100% un film mio» (Francesca Archibugi)
«Del testo originale di Veronesi, l’autrice romana conserva il “cuore pulsante”: il flusso di coscienza, la ricchezza di sottotrame e i salti temporali. Realizza un ambizioso mélò sul dolore, il destino, il lutto e l’eutanasia. (…) trova una forma suggestiva – fra melodramma e thriller – per indagare tutti i “fili invisibili” che legano una persona alle altre. Gli affetti, le amicizie, gli amori, il caos. Riesce a mettere a fuoco i detour improvvisi e imprevedibili della vita di un uomo. Quanto la nostra esistenza non sia lineare, impastata di ricordi vivi, benché sepolti, di traumi, gioie e dolori indicibili. Riesce a essere corale senza smarrire il filo dei personaggi. Molto bravo Favino nei panni del protagonista Marco Carrera. L’uomo “gentile”, le cui sliding doors sembrano aprirsi tra passato e futuro, in una presa di coscienza senza fine.» (Luca Barnabè, amica.it)
Video
Indirizzo
Viale Filippo Meda, 20, 20017 Rho MI
Mappa
Indirizzo: Viale Filippo Meda, 20, 20017 Rho MI
Coordinate: 45°31'35,4''N 9°2'29,5''E
Indicazioni stradali (Apre il link in una nuova scheda)
Costo
Gratuito
Organizzato da
Comune di Rho con Barz and hippo
Contatti
Nome | Descrizione |
---|---|
rho@barzandhippo.com | |
Telefono | 02.953.39.774 |
Cellulare | 347.45.12.456 (anche informazioni per le scuole) |
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Ultimo aggiornamento pagina: 28/10/2022 10:07:44