Description
Lunedì 18 dicembre ore 21
Venerdì 29 dicembre ore 20.40
Venerdì 29 dicembre ore 20.40
Auditorium di via Meda, 20
Un film di Riccardo Milani
Un omaggio a uno dei personaggi più preziosi della musica e dello spettacolo italiani. Un artista che ancora oggi fa discutere e offre spunti di riflessione di grande attualità.
Avent’anni dalla sua scomparsa, Giorgio Gaber lascia un’eredità fondamentale per la cultura del Paese. Girato tra Milano e Viareggio, le due città della sua vita, questo documentario racconta la storia privata e artistica dell’autore di canzoni e spettacoli teatrali indimenticabili. Attraverso interviste e materiali di repertorio, ascoltiamo le parole della famiglia e riviviamo insieme a chi l’ha conosciuto, il suo grande genio. Artisti come Enzo Jannacci, Celentano, Maria Monti, che hanno cantato con lui, e altri come Jovanotti o Claudio Bisio che ne ricordano le opere. Gaber impegnato politicamente che si esibisce sul palco e sul piccolo schermo, la creazione del Teatro Canzone insieme a Sandro Luporini, immagini e suoni raccolti per celebrare il Signor G.
«Se io penso a Gaber penso all’onestà intellettuale con cui ha osservato il mondo e questa è una funzione etica e sociale enorme. Un uomo importante per la mia formazione, io sono nato nel 1958, ero un bambino quando Gaber cantava canzoni leggere e molto divertenti che rimanevano in testa. Poi è diventato altro, un uomo di teatro, ha inventato un genere e ci ha detto delle cose importanti. È stato un grande intellettuale al tempo stesso popolare e raffinato, una cosa che forse sarebbe necessaria a tutti gli intellettuali. Avere la qualità di parlare a tutti è indispensabile.» (Riccardo Milani)
«Da quando ci ha lasciati, un triste 1º gennaio del 2003, Giorgio Gaber non ha mai smesso di essere un gigante nel panorama musicale, culturale e non solo del nostro Paese. Un intellettuale e artista indimenticabile che oggi torna sullo schermo – quello cinematografico (…). Un ricordo e un excursus che arriva a venti anni dalla sua scomparsa e che, anche attraverso la voce di familiari e amici, ne ripercorre la carriera e ne ricostruisce la personalità, sottolineando l’importanza della sua musica e delle sue indimenticabili parole. (…) Non è mai tardi per (ri)scoprire Gaber: giullare con la capacità di far pensare il pubblico più attento, intellettuale indipendente pronto a rinunciare ai riflettori per sfidare i suoi fan più “polli” a una presa di coscienza non facile, uomo disilluso, tra il nostalgico e il pessimista, ma non solo. Mai, anche quando da solo pensò di esser rimasto. Un artista che ancora oggi chi pensa di “poter essere vivo e felice solo se lo sono anche gli altri” interpreta alla ricerca di un senso, della speranza che nel documentario viene suggerita, in controtendenza al comune giudizio sull’ultima fase e sul suo cosiddetto testamento, anche ricordando che “non è mai finita“.» (Mattia Pasquini, ciakmagazine.it)
«Se io penso a Gaber penso all’onestà intellettuale con cui ha osservato il mondo e questa è una funzione etica e sociale enorme. Un uomo importante per la mia formazione, io sono nato nel 1958, ero un bambino quando Gaber cantava canzoni leggere e molto divertenti che rimanevano in testa. Poi è diventato altro, un uomo di teatro, ha inventato un genere e ci ha detto delle cose importanti. È stato un grande intellettuale al tempo stesso popolare e raffinato, una cosa che forse sarebbe necessaria a tutti gli intellettuali. Avere la qualità di parlare a tutti è indispensabile.» (Riccardo Milani)
«Da quando ci ha lasciati, un triste 1º gennaio del 2003, Giorgio Gaber non ha mai smesso di essere un gigante nel panorama musicale, culturale e non solo del nostro Paese. Un intellettuale e artista indimenticabile che oggi torna sullo schermo – quello cinematografico (…). Un ricordo e un excursus che arriva a venti anni dalla sua scomparsa e che, anche attraverso la voce di familiari e amici, ne ripercorre la carriera e ne ricostruisce la personalità, sottolineando l’importanza della sua musica e delle sue indimenticabili parole. (…) Non è mai tardi per (ri)scoprire Gaber: giullare con la capacità di far pensare il pubblico più attento, intellettuale indipendente pronto a rinunciare ai riflettori per sfidare i suoi fan più “polli” a una presa di coscienza non facile, uomo disilluso, tra il nostalgico e il pessimista, ma non solo. Mai, anche quando da solo pensò di esser rimasto. Un artista che ancora oggi chi pensa di “poter essere vivo e felice solo se lo sono anche gli altri” interpreta alla ricerca di un senso, della speranza che nel documentario viene suggerita, in controtendenza al comune giudizio sull’ultima fase e sul suo cosiddetto testamento, anche ricordando che “non è mai finita“.» (Mattia Pasquini, ciakmagazine.it)
Video
Indirizzo
Viale Filippo Meda, 20, 20017 Rho MI
Mappa
Indirizzo: Viale Filippo Meda, 20, 20017 Rho MI
Coordinate: 45°31'35,4''N 9°2'29,5''E
Indicazioni stradali (Ouvre dans un nouvel onglet)
Costo
A pagamento
Organizzato da
Comune di Rho con Barz and hippo
Contatti
Prénom | Description |
---|---|
Courriel | rho@barzandhippo.com |
Site internet | http://www.cinemarho.it (Ouvre dans un nouvel onglet) |
Téléphone | 02.953.39.774 |
Portable | 347.45.12.456 |
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Dèrniere modification: 20/12/2023 13:29:48