Description
Auditorium Padre Reina - via Meda 20
Giovedì 9 maggio 17:00 ▪︎
Giovedì 9 maggio 17:00 ▪︎
Sabato 11 maggio 16:40 ▪︎ 18:50 ▪︎ 21:00
Domenica 12 maggio16:40 ▪︎ 18:50 ▪︎ 21:00
Domenica 12 maggio16:40 ▪︎ 18:50 ▪︎ 21:00
Un film di Luca Guadagnino
Tashi Duncan è un’ex prodigio del tennis diventata allenatrice: una forza della natura che non ammette errori, sia dentro che fuori dal campo. Sposata con un fuoriclasse reduce da una serie di sconfitte, Tashi ha una strategia per la redenzione del marito che prende una piega sorprendente quando quest’ultimo deve affrontare sul campo l’oramai rovinato Patrick, un tempo suo migliore amico ed ex fidanzato di Tashi. Mentre il loro passato e il loro presente si scontrano e la tensione sale, Tashi dovrà chiedersi qual è il prezzo della vittoria.
«Il tennis come metafora è il cuore del film, e esprime la libertà dei personaggi di poter provare ciò che sentono, di rimpiangerlo, di cercarlo ancora. Gli sportivi sono in qualche modo meno normativi forse perché devono piegare i loro corpi in maniera innaturale per essere eccezionali o credere di esserlo.» (Luca Guadagnino)
«A tennis si può giocare in due. Al massimo in quattro. Quando si è in tre c’è poco da fare, o non si gioca o ci si alterna. Scelto da Venezia 2023 come film d’apertura, poi cancellato a causa dello sciopero degli attori americani, Challengers di Luca Guadagnino arriva finalmente nelle sale (dal 24 aprile, con Warner Bros.), ed è un approdo travolgente. (…) La natura di questo mélo triangolare, che lascia a tratti senza fiato proprio come un batti e ribatti infinito al di qua e al di là del net, la cominceremo a capire strada facendo. Guadagnino maneggia con spavalda leggerezza formale la (prima) sceneggiatura d’oro di Justin Kuritzkes, asseconda l’eccezionale lavoro al montaggio di Marco Costa ed esalta il già di per sé esaltante contributo musicale di Trent Reznor & Atticus Ross, trasformando quell’incessante electro-beat (l’ipnosi seduttiva raggiunge il culmine con L’oeuf, traccia utilizzata come raccordo in alcune fasi della vicenda) in ulteriore corpo scenico capace non solo di sottolineare ma di esacerbare gli innumerevoli crescendo dei vari scontri/incontri dialettici tra i protagonisti, e relative svolte narrative. Ecco dunque che Challengers continua a formarsi/sformarsi all’interno di una costruzione che è rimbalzo indefesso tra passato (remoto/prossimo) e presente, con l’andamento dell’ultima sfida che è ulteriore, altalenante metafora del racconto/vita tutto.» (Valerio Sammarco, Cinematografo.it)
«Il tennis come metafora è il cuore del film, e esprime la libertà dei personaggi di poter provare ciò che sentono, di rimpiangerlo, di cercarlo ancora. Gli sportivi sono in qualche modo meno normativi forse perché devono piegare i loro corpi in maniera innaturale per essere eccezionali o credere di esserlo.» (Luca Guadagnino)
«A tennis si può giocare in due. Al massimo in quattro. Quando si è in tre c’è poco da fare, o non si gioca o ci si alterna. Scelto da Venezia 2023 come film d’apertura, poi cancellato a causa dello sciopero degli attori americani, Challengers di Luca Guadagnino arriva finalmente nelle sale (dal 24 aprile, con Warner Bros.), ed è un approdo travolgente. (…) La natura di questo mélo triangolare, che lascia a tratti senza fiato proprio come un batti e ribatti infinito al di qua e al di là del net, la cominceremo a capire strada facendo. Guadagnino maneggia con spavalda leggerezza formale la (prima) sceneggiatura d’oro di Justin Kuritzkes, asseconda l’eccezionale lavoro al montaggio di Marco Costa ed esalta il già di per sé esaltante contributo musicale di Trent Reznor & Atticus Ross, trasformando quell’incessante electro-beat (l’ipnosi seduttiva raggiunge il culmine con L’oeuf, traccia utilizzata come raccordo in alcune fasi della vicenda) in ulteriore corpo scenico capace non solo di sottolineare ma di esacerbare gli innumerevoli crescendo dei vari scontri/incontri dialettici tra i protagonisti, e relative svolte narrative. Ecco dunque che Challengers continua a formarsi/sformarsi all’interno di una costruzione che è rimbalzo indefesso tra passato (remoto/prossimo) e presente, con l’andamento dell’ultima sfida che è ulteriore, altalenante metafora del racconto/vita tutto.» (Valerio Sammarco, Cinematografo.it)
Video
Indirizzo
Viale Filippo Meda, 20, 20017 Rho MI, Italia
Mappa
Indirizzo: Viale Filippo Meda, 20, 20017 Rho MI, Italia
Coordinate: 45°31'35,4''N 9°2'29,5''E
Indicazioni stradali (Ouvre dans un nouvel onglet)
Costo
A pagamento
biglietti 6€ intero, 4€ ridotto (under26 e over65)
per le proiezioni extra e ragazzi con la tessera 5€
per le proiezioni extra e ragazzi con la tessera 5€
Organizzato da
Comune di Rho con Barz and hippo
Contatti
Prénom | Description |
---|---|
Courriel | rho@barzandhippo.com |
Site internet | http://www.cinemarho.it (Ouvre dans un nouvel onglet) |
Téléphone | 02.953.39.774 |
Portable | 347.45.12.456 (anche informazioni per le scuole) |
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Dèrniere modification: 07/05/2024 11:13:41