Descrizione
Al convegno organizzato da Sercop, la proposta di una azione congiunta e novità sullo studentato pubblico
Rho, 14 febbraio 2025
Il Sindaco di Rho Andrea Orlandi ha annunciato oggi, 13 febbraio 2025, al termine del convegno Welfare abitativo: scenari di un governo possibile organizzato da Sercop nell’Ambito territoriale rhodense, l’idea di un tavolo delle politiche abitative del Rhodense per agire con coerenza ed efficacia nei nove comuni.
L’iniziativa, svoltasi a Villa Burba e introdotta da Giuseppe Cangialosi, responsabile sistema abitare sociale rhodense - SER.CO.P., si è aperta con gli interventi di Massimo Bricocoli, Professore di Urbanistica DAStU – Politecnico di Milano, e di Alessandro Maggioni, Presidente Confcooperative Habitat e Consorzio Cooperative Lavoratori di Milano. E’ poi intervenuto Guido Bardelli, assessore alla Casa del Comune di Milano, in dialogo con la giornalista Sara Monaci.
Una tavola rotonda ha poi coinvolto:
Mirca Carletti, Direttore della Cooperativa Uniabita
Sara Travaglini, presidente di DAR-Casa
Gabriele Bisio, vicepresidente Assimpredil ANCE
Mauro Danelon, referente area casa di Caritas Ambrosiana
Matteo Mognaschi, presidente ALER Milano
Gli interventi hanno permesso di comprendere il quadro attuale. Di fatto, fino a pochi anni fa Rho non era particolarmente coinvolta da questioni immobiliari. L’aumento delle rendite fondiarie di Milano ha avuto però ripercussioni anche sulla prima fascia dell’hinterland.
Nel frattempo, il territorio di Rho ha vissuto un incremento di attrattività con Fiera che, anno dopo anno, inanella una serie di eventi aumentando il suo indotto. Inoltre, Mind si fa sentire perché già oggi molte persone che ci lavorano scelgono Rho come città in cui abitare e l’attuale cantierizzazione porta con sé domanda abitativa da parte delle grande imprese costruttrici e dei loro referenti.
Rho registra una immigrazione nella fascia 25-45 anni, soprattutto italiana: tutte persone che trovano lavoro qui e a Milano e scelgono Rho per viverci, perché mantiene una sua identità di comunità.
Queste spinte, accompagnate da trasformazione nelle parti pubbliche e private, con grossi cantieri che ancora non immettono sul mercato nuove abitazioni, hanno portato a una offerta stabile a fronte di una domanda crescente. I prezzi sono aumentati e la situazione è, in un certo senso, esplosa. Il tutto mentre la città riscopre la propria vocazione ricettiva: il numero di B&B e affittacamere è passato da poco meno di 50 ante Expo 2015 a quasi 200. Sono quadruplicati nell’arco di dieci anni.
“A fronte di questa situazione – dice Andrea Orlandi - è arrivato momento di aprire una discussione in città che non sia guidata da singoli soggetti. Il tema casa risente di tanti fattori, non si parla solo di persone in regime di povertà relativa o assoluta, ma anche della fascia media, di operatori di settore, di sfera normativa. Finora non contiamo su alcuna leva normativa, Regione e Stato possono essere coinvolti. Da qui l’idea del convegno, un po’ sperimentale, che ha coinvolto studiosi che considerano la nostra area come primaria per le loro analisi; il Comune di Milano dalle cui scelte dipendiamo; chi opera nel settore e influenza il tema casa con la propria attività. Lanciamo l’idea di un tavolo delle politiche abitative del territorio perché il tema non ha confini amministrativi e coinvolge tutti i comuni del Rhodense. Non è un tavolo sociale, che guarda alle persone senza casa, ma deve aiutare a prevenire il disagio, a mettere in campo politiche che nascano dal confronto di diverse opinioni. Nessuno ha la ricetta in tasca, né noi né nessun altro. Ma ciascuno può portare un contributo alla riflessione collettiva”.
C’è poi il tema degli studenti universitari in cerca di alloggio, che diventerà più pressante con la nuova sede della Statale in Mind. Spiega il Sindaco Orlandi: “L’ulteriore pressione abitativa spinge a lavorare su due versanti: uno è quello dello studentato diffuso, che però non è l’opzione migliore, perché, per quanto si possano inserire delle regole, si basa su accordi tra studente e privato che non possono essere del tutto governati; l’altro è lo studentato pubblico ed è quello su cui puntiamo. Abbiamo sottoscritto un accordo con l’Università Statale di Milano e abbiamo appena reincontrato la rettrice Marina Brambilla. Presto avremo un nuovo incontro con un importante gestore pubblico interessato al cosiddetto Steccone nell’ex area Muggiani vicina alla stazione di Rho centro. Per la stessa area sono in corso interlocuzioni anche con soggetti privati. Confidiamo di poter avere risposte a breve per avviare l’iter necessario”.
Il Comune punta poi a una regolamentazione degli affittacamere, magari con un sistema di licenze simile a quello previsto in Spagna. E c’è il tema degli alloggi sfitti. Le stime parlano di 2000 unità. Non è un dato certo. Circa 500 sarebbero inutilizzati ma in fase di ristrutturazione.
“Ci sono case bifamiliari con spazi vuoti, ma non possiamo certo intervenire – conclude Orlandi – Possiamo lanciare però proposte per appartamenti grandi in cui vive una persona sola: magari vedova e anziana, con figli ormai lontani. Le camere potrebbero essere utili agli studenti, c’è un tema sociale da costruire, ragioneremo anche su questo”.
Rho, 14 febbraio 2025
Il Sindaco di Rho Andrea Orlandi ha annunciato oggi, 13 febbraio 2025, al termine del convegno Welfare abitativo: scenari di un governo possibile organizzato da Sercop nell’Ambito territoriale rhodense, l’idea di un tavolo delle politiche abitative del Rhodense per agire con coerenza ed efficacia nei nove comuni.
L’iniziativa, svoltasi a Villa Burba e introdotta da Giuseppe Cangialosi, responsabile sistema abitare sociale rhodense - SER.CO.P., si è aperta con gli interventi di Massimo Bricocoli, Professore di Urbanistica DAStU – Politecnico di Milano, e di Alessandro Maggioni, Presidente Confcooperative Habitat e Consorzio Cooperative Lavoratori di Milano. E’ poi intervenuto Guido Bardelli, assessore alla Casa del Comune di Milano, in dialogo con la giornalista Sara Monaci.
Una tavola rotonda ha poi coinvolto:
Mirca Carletti, Direttore della Cooperativa Uniabita
Sara Travaglini, presidente di DAR-Casa
Gabriele Bisio, vicepresidente Assimpredil ANCE
Mauro Danelon, referente area casa di Caritas Ambrosiana
Matteo Mognaschi, presidente ALER Milano
Gli interventi hanno permesso di comprendere il quadro attuale. Di fatto, fino a pochi anni fa Rho non era particolarmente coinvolta da questioni immobiliari. L’aumento delle rendite fondiarie di Milano ha avuto però ripercussioni anche sulla prima fascia dell’hinterland.
Nel frattempo, il territorio di Rho ha vissuto un incremento di attrattività con Fiera che, anno dopo anno, inanella una serie di eventi aumentando il suo indotto. Inoltre, Mind si fa sentire perché già oggi molte persone che ci lavorano scelgono Rho come città in cui abitare e l’attuale cantierizzazione porta con sé domanda abitativa da parte delle grande imprese costruttrici e dei loro referenti.
Rho registra una immigrazione nella fascia 25-45 anni, soprattutto italiana: tutte persone che trovano lavoro qui e a Milano e scelgono Rho per viverci, perché mantiene una sua identità di comunità.
Queste spinte, accompagnate da trasformazione nelle parti pubbliche e private, con grossi cantieri che ancora non immettono sul mercato nuove abitazioni, hanno portato a una offerta stabile a fronte di una domanda crescente. I prezzi sono aumentati e la situazione è, in un certo senso, esplosa. Il tutto mentre la città riscopre la propria vocazione ricettiva: il numero di B&B e affittacamere è passato da poco meno di 50 ante Expo 2015 a quasi 200. Sono quadruplicati nell’arco di dieci anni.
“A fronte di questa situazione – dice Andrea Orlandi - è arrivato momento di aprire una discussione in città che non sia guidata da singoli soggetti. Il tema casa risente di tanti fattori, non si parla solo di persone in regime di povertà relativa o assoluta, ma anche della fascia media, di operatori di settore, di sfera normativa. Finora non contiamo su alcuna leva normativa, Regione e Stato possono essere coinvolti. Da qui l’idea del convegno, un po’ sperimentale, che ha coinvolto studiosi che considerano la nostra area come primaria per le loro analisi; il Comune di Milano dalle cui scelte dipendiamo; chi opera nel settore e influenza il tema casa con la propria attività. Lanciamo l’idea di un tavolo delle politiche abitative del territorio perché il tema non ha confini amministrativi e coinvolge tutti i comuni del Rhodense. Non è un tavolo sociale, che guarda alle persone senza casa, ma deve aiutare a prevenire il disagio, a mettere in campo politiche che nascano dal confronto di diverse opinioni. Nessuno ha la ricetta in tasca, né noi né nessun altro. Ma ciascuno può portare un contributo alla riflessione collettiva”.
C’è poi il tema degli studenti universitari in cerca di alloggio, che diventerà più pressante con la nuova sede della Statale in Mind. Spiega il Sindaco Orlandi: “L’ulteriore pressione abitativa spinge a lavorare su due versanti: uno è quello dello studentato diffuso, che però non è l’opzione migliore, perché, per quanto si possano inserire delle regole, si basa su accordi tra studente e privato che non possono essere del tutto governati; l’altro è lo studentato pubblico ed è quello su cui puntiamo. Abbiamo sottoscritto un accordo con l’Università Statale di Milano e abbiamo appena reincontrato la rettrice Marina Brambilla. Presto avremo un nuovo incontro con un importante gestore pubblico interessato al cosiddetto Steccone nell’ex area Muggiani vicina alla stazione di Rho centro. Per la stessa area sono in corso interlocuzioni anche con soggetti privati. Confidiamo di poter avere risposte a breve per avviare l’iter necessario”.
Il Comune punta poi a una regolamentazione degli affittacamere, magari con un sistema di licenze simile a quello previsto in Spagna. E c’è il tema degli alloggi sfitti. Le stime parlano di 2000 unità. Non è un dato certo. Circa 500 sarebbero inutilizzati ma in fase di ristrutturazione.
“Ci sono case bifamiliari con spazi vuoti, ma non possiamo certo intervenire – conclude Orlandi – Possiamo lanciare però proposte per appartamenti grandi in cui vive una persona sola: magari vedova e anziana, con figli ormai lontani. Le camere potrebbero essere utili agli studenti, c’è un tema sociale da costruire, ragioneremo anche su questo”.
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Ultimo aggiornamento pagina: 14/02/2025 08:36:58