Descrizione
Un’occasione per riflettere su cosa significa fare scuola oggi, tra i limiti di una didattica a distanza che ha messo in difficoltà alcuni alunni, e i vantaggi di uno strumento che ha permesso, nonostante tutto, di restare uniti e collegati: è questo lo spunto di cui parliamo nella rubrica “Didattica di vicinanza”, che vuole raccontare quello che è successo nelle scuole di Rho in questi mesi.
A parlarcene è Anna Trotta, docente della scuola primaria Federici di via Mazzo, dell’Istituto Comprensivo Franceschini: “La didattica a distanza presenta sia preoccupanti zone d’ombra sia potenziali opportunità su cui come docenti ci siamo soffermati a riflettere, per capire in quale direzione "fare scuola" nel presente e nell’ immediato futuro. Non è assolutamente vero che la DAD mette tutti gli studenti sulla stessa barca, riducendo le distanze nei percorsi di apprendimento: le fasce sociali più povere e svantaggiate rischiano, di fatto, una dispersione indotta, alunni volonterosi, ma carenti di mezzi, che vivono in famiglie disagiate, sono stati messi nelle condizioni di partecipare alla didattica in modo precario.
A molti bambini mancavano i PC, mancavano le connessioni stabili e con un numero di giga sufficienti a garantire l’ascolto di una lezione, mancava un’educazione a un uso responsabile della rete, mancavano le conoscenze per applicare semplici istruzioni o addirittura mancano degli spazi domestici adeguati in cui sia possibile svolgere le attività scolastiche. La difficoltà più rilevante l'ho verificata per il fatto che , per poter accedere a piattaforme, caricare e scaricare i materiali didattici, i bambini necessitano di una presenza costante di adulti, su cui non tutti i bambini possono contare.
La scuola è una comunità educante fatta di socializzazione, confronto, cooperazione e condivisione: la didattica a distanza, invece, a fronte del coinvolgimento della parte di alunni più strutturati e dotati di adeguati strumenti, tende a favorire l’anonimato e la marginalizzazione degli studenti più deboli, i quali risultano ancor più passivi all’interno dei processi di apprendimento digitali.
Bisogna però riconoscere che la didattica a distanza ha permesso di portare avanti, seppur tra mille difficoltà, l’anno scolastico e soprattutto ha consentito di mantenere vivo il rapporto tra noi e i nostri alunni. Un passo importante, considerando il periodo di solitudine forzata e di malessere generalizzato.
L’elevata partecipazione alle lezioni online ha evidenziato la voglia di stare insieme dei bambini, ha rilanciato la forza della didattica in presenza, (chiesta più volte in videolezione), ai quali sono mancati i compagni e i giochi, le attività scolastiche, i laboratori e le insegnanti.
La crisi innescata dal Covid 19 può ribadire e accentuare le disuguaglianze oppure può trasformarsi in una grande opportunità solo se gestita con intelligenza e mezzi adeguati.
La strada da intraprendere, come sempre, dipende da noi e noi ci saremo, con la nostra professionalità e senso di responsabilità”.
Nelle foto:
ANTICO EGITTO ALLA FEDERICI Le classi quarte avevano in programma di andare a Torino al Museo egizio per concludere con un viaggio d'istruzione lo studio antropologico di questa grande ed antica civiltà. Non è stato possibile! Ma il Covid che ha fermato il pullman e fatto chiudere il museo non ha fermato i bambini della Federici!
Ognuno di loro ha riprodotto una piccola parte dell'antico Egitto e sono comparse mummie e scarabei, collane e bracciali preziosi, piramidi e labirinti!
DALLA CINA ALLA FEDERICI. A febbraio avevamo visitato il Museo della seta a Como e poi il nostro laboratorio a scuola di atelier con stampa dei tessuti e taglio e cucito di vestiti ispirati all'antica Cina non è stato più fatto! Allora? Ci abbiamo pensato noi! Prima abbiamo ascoltato in videolezione informazioni importanti sull'antica civiltà cinese, poi abbiamo letto e ricercato e alla fine abbiamo costruito maschere tradizionali dell'operà del teatro cinese. Giulio ha disegnato la muraglia e Diletta... si è trasformata in un drago! Poi abbiamo anche ballato guardandoci dallo schermo e ascoltando la musica dello zecchino d'oro italo-cinese! Che forza!
LA TORTA E L’UOVO. Per ricordare bene un testo regolativo e sapere eseguire le istruzioni, senza sbagliare ingredienti e dosi, cosa c'è di meglio che preparare una torta con il fratellino? Si chiama "compito di realtà"? In realtà Andrea si è divertito molto! Anche Sebastian ha voluto mettere alla prova la sua precisione e pazienza colorando un gigantesco uovo mandala!
ARCOBALENI Francesco e Rebecca a nome di tutti gli alunni sono convinti che....andrà tutto bene ma al contempo... CHE NOSTALGIA! Prima o poi riaprirà, pensa Mattia!
A parlarcene è Anna Trotta, docente della scuola primaria Federici di via Mazzo, dell’Istituto Comprensivo Franceschini: “La didattica a distanza presenta sia preoccupanti zone d’ombra sia potenziali opportunità su cui come docenti ci siamo soffermati a riflettere, per capire in quale direzione "fare scuola" nel presente e nell’ immediato futuro. Non è assolutamente vero che la DAD mette tutti gli studenti sulla stessa barca, riducendo le distanze nei percorsi di apprendimento: le fasce sociali più povere e svantaggiate rischiano, di fatto, una dispersione indotta, alunni volonterosi, ma carenti di mezzi, che vivono in famiglie disagiate, sono stati messi nelle condizioni di partecipare alla didattica in modo precario.
A molti bambini mancavano i PC, mancavano le connessioni stabili e con un numero di giga sufficienti a garantire l’ascolto di una lezione, mancava un’educazione a un uso responsabile della rete, mancavano le conoscenze per applicare semplici istruzioni o addirittura mancano degli spazi domestici adeguati in cui sia possibile svolgere le attività scolastiche. La difficoltà più rilevante l'ho verificata per il fatto che , per poter accedere a piattaforme, caricare e scaricare i materiali didattici, i bambini necessitano di una presenza costante di adulti, su cui non tutti i bambini possono contare.
La scuola è una comunità educante fatta di socializzazione, confronto, cooperazione e condivisione: la didattica a distanza, invece, a fronte del coinvolgimento della parte di alunni più strutturati e dotati di adeguati strumenti, tende a favorire l’anonimato e la marginalizzazione degli studenti più deboli, i quali risultano ancor più passivi all’interno dei processi di apprendimento digitali.
Bisogna però riconoscere che la didattica a distanza ha permesso di portare avanti, seppur tra mille difficoltà, l’anno scolastico e soprattutto ha consentito di mantenere vivo il rapporto tra noi e i nostri alunni. Un passo importante, considerando il periodo di solitudine forzata e di malessere generalizzato.
L’elevata partecipazione alle lezioni online ha evidenziato la voglia di stare insieme dei bambini, ha rilanciato la forza della didattica in presenza, (chiesta più volte in videolezione), ai quali sono mancati i compagni e i giochi, le attività scolastiche, i laboratori e le insegnanti.
La crisi innescata dal Covid 19 può ribadire e accentuare le disuguaglianze oppure può trasformarsi in una grande opportunità solo se gestita con intelligenza e mezzi adeguati.
La strada da intraprendere, come sempre, dipende da noi e noi ci saremo, con la nostra professionalità e senso di responsabilità”.
Nelle foto:
ANTICO EGITTO ALLA FEDERICI Le classi quarte avevano in programma di andare a Torino al Museo egizio per concludere con un viaggio d'istruzione lo studio antropologico di questa grande ed antica civiltà. Non è stato possibile! Ma il Covid che ha fermato il pullman e fatto chiudere il museo non ha fermato i bambini della Federici!
Ognuno di loro ha riprodotto una piccola parte dell'antico Egitto e sono comparse mummie e scarabei, collane e bracciali preziosi, piramidi e labirinti!
DALLA CINA ALLA FEDERICI. A febbraio avevamo visitato il Museo della seta a Como e poi il nostro laboratorio a scuola di atelier con stampa dei tessuti e taglio e cucito di vestiti ispirati all'antica Cina non è stato più fatto! Allora? Ci abbiamo pensato noi! Prima abbiamo ascoltato in videolezione informazioni importanti sull'antica civiltà cinese, poi abbiamo letto e ricercato e alla fine abbiamo costruito maschere tradizionali dell'operà del teatro cinese. Giulio ha disegnato la muraglia e Diletta... si è trasformata in un drago! Poi abbiamo anche ballato guardandoci dallo schermo e ascoltando la musica dello zecchino d'oro italo-cinese! Che forza!
LA TORTA E L’UOVO. Per ricordare bene un testo regolativo e sapere eseguire le istruzioni, senza sbagliare ingredienti e dosi, cosa c'è di meglio che preparare una torta con il fratellino? Si chiama "compito di realtà"? In realtà Andrea si è divertito molto! Anche Sebastian ha voluto mettere alla prova la sua precisione e pazienza colorando un gigantesco uovo mandala!
ARCOBALENI Francesco e Rebecca a nome di tutti gli alunni sono convinti che....andrà tutto bene ma al contempo... CHE NOSTALGIA! Prima o poi riaprirà, pensa Mattia!
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Ultimo aggiornamento pagina: 18/06/2020 18:36:49