Descrizione
Ultimi giorni per un anno scolastico che si avvia a conclusione in un modo che nessuno, a inizio anno, avrebbe immaginato. La didattica negli ultimi mesi si è trasferita online con modalità inedite, di cui diamo testimonianza nella rubrica Didattica di vicinanza (trovate i racconti precedenti sul sito del Comune o sulla pagina Facebook): oggi ci racconta la sua esperienza Giusy Penza, maestra della scuola primaria Franceschini, che si è confrontata con le famiglie degli alunni per fare un bilancio di questa esperienza.
“I genitori evidenziano la fatica per la situazione, però hanno sottolineato l'opportunità di vivere in modo più concreto l'esperienza scolastica dei propri figli. L'utilizzo e la sperimentazione di modalità giocose che favoriscono nei bimbi un apprendimento solido ma allo stesso tempo accattivante, imparano mentre giocano. Inoltre sottolineano la possibilità che hanno avuto di condividere momenti privilegiati con i bimbi, svolgendo attività creative finalizzate ad obiettivi comuni (ad esempio realizzare la macchina per le addizioni, il paese dei numeri...)”.
Per i bambini, le attività più divertenti sono state Piùmina, la casa delle decine e delle unità (paese dei numeri e abaco di Penna blu) e di inglese la caccia all' uovo Egg Hunt.
Il punto di vista della maestra è positivo: “Un primo momento di smarrimento come tutti, tramutato poi nella voglia di arrivare ai piccoli mettendo in atto tutte le strategie possibili. Consentire ai bimbi un po' di normalità (essere a scuola anche tra le mura della cameretta), rassicurare, incoraggiare e condividere vissuti familiari. In due mesi abbiamo conosciuto le famiglie (in una situazione normale si ha una visione globale della classe solo dopo almeno due anni di continuità lavorativa). Io porto a casa tanta formazione, esperienza e come sempre voglia di fare e di mettersi sempre in gioco”.
Il punto di vista della maestra è positivo: “Un primo momento di smarrimento come tutti, tramutato poi nella voglia di arrivare ai piccoli mettendo in atto tutte le strategie possibili. Consentire ai bimbi un po' di normalità (essere a scuola anche tra le mura della cameretta), rassicurare, incoraggiare e condividere vissuti familiari. In due mesi abbiamo conosciuto le famiglie (in una situazione normale si ha una visione globale della classe solo dopo almeno due anni di continuità lavorativa). Io porto a casa tanta formazione, esperienza e come sempre voglia di fare e di mettersi sempre in gioco”.
Nei link i video preferiti dai bambini
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Ultimo aggiornamento pagina: 03/06/2020 19:14:20