Descrizione
Un itinerario letterario che attraversa confini e identità, tra storie intense e scritture essenziali.
Da Ágota Kristóf a Thomas Bernhard, passando per Magda Szabó, Sándor Márai, Esther Kinsky e Peter Handke: autori che raccontano solitudini, memorie e domande universali con una forza che resta impressa.
Dal mondo enigmatico di Kristóf alla profondità psicologica di Szabó, dalla tensione morale di Márai alla forza evocativa di Kinsky, fino alla riflessione filosofica di Handke e Bernhard: ogni incontro sarà un'occasione per esplorare una letteratura che non smette di interrogare il presente.
mercoledì 15 aprile 2026
ROMBO
di Esther Kinsky
«In seguito, tutti parleranno del rumore. Del rombo. Con cui è iniziato.» Il 6 maggio 1976 un violento terremoto colpisce il Friuli, squarciando il paesaggio e l’esistenza di chi lo abita. A rievocare quei giorni sono sette abitanti di una valle nell’estremo nord-est della regione. Uomini e donne all’epoca già adulti o ancora bambini di cui ricostruiamo le vite in un’arcaica comunità montana di origini slave, con la sua peculiare identità linguistica e storica,le sue suggestive tradizioni, il suo retaggio di terra povera e di confine dove si sognava di fuggire o di vedere il mare, dove si emigrava per lavoro e si ritornava con nostalgia. Una terra di leggende in cui il terremoto ha origine dal mostruoso Orcolat o dalla Riba Faronika, la possente sirena a due code. Alle voci umane che raccontano un mondo antico di colpo travolto dalla paura fanno da controcanto le voci della natura attraverso una vivida descrizione del paesaggio carsico, dai fiori agli uccelli – i soli viventi immuni al terremoto – fino alle rocce che nei loro strati e colori conservano traccia dei movimenti millenari della terra. Così la memoria dell’uomo, che tenta di ricostruire con le parole quello che è andato distrutto, che cerca segni premonitori nelle ore precedenti al sisma per non rassegnarsi alla propria impotenza, che va modellandosi nel tempo insieme alle ferite, sembra confrontarsi con la memoria geologica. In un mosaico narrativo che riesce a combinare scienza e poesia, Rombo racconta la precarietà dell’esistenza e il senso profondo del ricordo mettendo a confronto ciò che passa e perisce per sempre e ciò che rimane, sottoposto a incessante mutamento, in natura come nella memoria.
Da Ágota Kristóf a Thomas Bernhard, passando per Magda Szabó, Sándor Márai, Esther Kinsky e Peter Handke: autori che raccontano solitudini, memorie e domande universali con una forza che resta impressa.
Dal mondo enigmatico di Kristóf alla profondità psicologica di Szabó, dalla tensione morale di Márai alla forza evocativa di Kinsky, fino alla riflessione filosofica di Handke e Bernhard: ogni incontro sarà un'occasione per esplorare una letteratura che non smette di interrogare il presente.
mercoledì 15 aprile 2026
ROMBO
di Esther Kinsky
«In seguito, tutti parleranno del rumore. Del rombo. Con cui è iniziato.» Il 6 maggio 1976 un violento terremoto colpisce il Friuli, squarciando il paesaggio e l’esistenza di chi lo abita. A rievocare quei giorni sono sette abitanti di una valle nell’estremo nord-est della regione. Uomini e donne all’epoca già adulti o ancora bambini di cui ricostruiamo le vite in un’arcaica comunità montana di origini slave, con la sua peculiare identità linguistica e storica,le sue suggestive tradizioni, il suo retaggio di terra povera e di confine dove si sognava di fuggire o di vedere il mare, dove si emigrava per lavoro e si ritornava con nostalgia. Una terra di leggende in cui il terremoto ha origine dal mostruoso Orcolat o dalla Riba Faronika, la possente sirena a due code. Alle voci umane che raccontano un mondo antico di colpo travolto dalla paura fanno da controcanto le voci della natura attraverso una vivida descrizione del paesaggio carsico, dai fiori agli uccelli – i soli viventi immuni al terremoto – fino alle rocce che nei loro strati e colori conservano traccia dei movimenti millenari della terra. Così la memoria dell’uomo, che tenta di ricostruire con le parole quello che è andato distrutto, che cerca segni premonitori nelle ore precedenti al sisma per non rassegnarsi alla propria impotenza, che va modellandosi nel tempo insieme alle ferite, sembra confrontarsi con la memoria geologica. In un mosaico narrativo che riesce a combinare scienza e poesia, Rombo racconta la precarietà dell’esistenza e il senso profondo del ricordo mettendo a confronto ciò che passa e perisce per sempre e ciò che rimane, sottoposto a incessante mutamento, in natura come nella memoria.
Indirizzo
Corso Europa, 291, 20017 Rho MI, Italia
Mappa
Indirizzo: Corso Europa, 291, 20017 Rho MI, Italia
Coordinate: 45°32'0,7''N 9°1'41,4''E
Indicazioni stradali (Apre il link in una nuova scheda)
Costo
Gratuito
Organizzato da
csbnoo Biblioteca Villa Bubra
Contatti
| Nome | Descrizione |
|---|---|
| biblioteca.rhoburba@csbno.net | |
| Sito web | https://webopac.csbno.net/ (Apre il link in una nuova scheda) |
| Telefono | 0293332215 |
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Ultimo aggiornamento pagina: 11/12/2025 16:09:45