Descrizione
Il 2 giugno scorso il Comune di Rho, su proposta del Rotary Club Rho Fiera Centenario, premiò con l’onorificenza civica alla memoria Franco Baraldi, artista rhodense conosciuto come “il pittore delle fabbriche”. Questa la motivazione:
“Nel trentennale della sua scomparsa, per la sua autentica attività artistica fortemente legata al nostro territorio. Ricordato come “il pittore delle fabbriche e delle biciclette”, la sua arte, intrisa di umanità e valori sociali, ha restituito dignità e bellezza alle strade, alle fabbriche e alla gente di Rho”.
In quella occasione, il figlio Marco Baraldi ricordò che per il padre “Rho è sempre stata fonte di ispirazione” e auspicò che il trentennale dalla morte potesse portare la sua produzione a essere patrimonio condiviso. La cerimonia al Teatro Civico De Silva fu occasione per anticipare l’esposizione che, in collaborazione con l’assessora Valentina Giro, verrà inaugurata il prossimo 8 novembre a Villa Burba.
“Rho – ricorda Marco Baraldi - per mio padre non fu solo un "luogo" ma la fonte d'ispirazione di gran parte della sua produzione artistica. Una città sempre in trasformazione con il lavoro, le fabbriche, le biciclette, i cortili, i girasoli, gli scorci di vita. La sua pittura era l'interpretazione della contemporaneità e ancora oggi le sue tematiche risultano attuali. Esprimo un profondo ringraziamento, da parte mia e della mia famiglia, alle istituzioni, al Rotary club Milano Rho Fiera Centenario e a tutti coloro che hanno contribuito”.
Così aggiunge Simone Gandola, presidente del Rotary Club Milano Rho Fiera Centenario (Distretto 2041): “Ricordare Franco Baraldi a trent'anni dalla sua scomparsa significa ritrovare, attraverso la sua arte, una parte autentica e vibrante della nostra storia locale. Non è solo l'omaggio a un artista rodense, ma un invito a riscoprire l'umanità profonda che traspare dalle sue tele. Nei suoi ritratti e paesaggi di Rho e dintorni si avverte un'attenzione intensa verso la realtà, che non si limita alla sua descrizione esteriore ma ne ricerca l'anima. La sua pittura non si accontenta di raffigurare: interpreta, interroga, racconta. Come Rotary Club Milano Rho Fiera Centenario, siamo orgogliosi di sostenere questa iniziativa che si inserisce pienamente nei principi rotariani di servizio alla comunità, promozione della cultura e valorizzazione dei talenti”.
La mostra retrospettiva “Franco Baraldi 1929-1995 - La Pittura sociale” rimarrà aperta dall’8 al 16 novembre in Sala Colonne e nella Sala del Filatoio. “Obiettivo – spiegano i promotori - è valorizzare l’eredità culturale e umana del pittore rhodense, maestro del pennello e figura centrale del neorealismo lombardo. Baraldi ha attraversato il chiarismo lombardo per approdare a una pittura realista, intensa e profondamente umana. Le sue opere sono denuncia e speranza: raccontano la fatica di vivere, l’emarginazione, l’inquinamento, la guerra, ma anche il desiderio di una società più giusta. La sua arte è specchio della vita, vissuta con integrità e coerenza. Come affermava nel 1968: “L’artista che si isola è condannato alla paralisi espressiva”, sottolineando il legame inscindibile tra arte e realtà. Oggi, le sue tematiche sono più attuali che mai, come dimostra la retrospettiva a Villa Burba: la solitudine, la cementificazione, l’isolamento non riguardano più solo individui, ma intere popolazioni”.
L’inaugurazione è in programma sabato 8 novembre, alle ore 11.00, in Sala Colonne, corso Europa 291. La mostra rimarrà aperta venerdì, sabato e domenica fino al 16 novembre con i seguenti orari: 10.00-12.30 / 15.00-18.30. Ingresso gratuito.
“Nel trentennale della sua scomparsa, per la sua autentica attività artistica fortemente legata al nostro territorio. Ricordato come “il pittore delle fabbriche e delle biciclette”, la sua arte, intrisa di umanità e valori sociali, ha restituito dignità e bellezza alle strade, alle fabbriche e alla gente di Rho”.
In quella occasione, il figlio Marco Baraldi ricordò che per il padre “Rho è sempre stata fonte di ispirazione” e auspicò che il trentennale dalla morte potesse portare la sua produzione a essere patrimonio condiviso. La cerimonia al Teatro Civico De Silva fu occasione per anticipare l’esposizione che, in collaborazione con l’assessora Valentina Giro, verrà inaugurata il prossimo 8 novembre a Villa Burba.
“Rho – ricorda Marco Baraldi - per mio padre non fu solo un "luogo" ma la fonte d'ispirazione di gran parte della sua produzione artistica. Una città sempre in trasformazione con il lavoro, le fabbriche, le biciclette, i cortili, i girasoli, gli scorci di vita. La sua pittura era l'interpretazione della contemporaneità e ancora oggi le sue tematiche risultano attuali. Esprimo un profondo ringraziamento, da parte mia e della mia famiglia, alle istituzioni, al Rotary club Milano Rho Fiera Centenario e a tutti coloro che hanno contribuito”.
Così aggiunge Simone Gandola, presidente del Rotary Club Milano Rho Fiera Centenario (Distretto 2041): “Ricordare Franco Baraldi a trent'anni dalla sua scomparsa significa ritrovare, attraverso la sua arte, una parte autentica e vibrante della nostra storia locale. Non è solo l'omaggio a un artista rodense, ma un invito a riscoprire l'umanità profonda che traspare dalle sue tele. Nei suoi ritratti e paesaggi di Rho e dintorni si avverte un'attenzione intensa verso la realtà, che non si limita alla sua descrizione esteriore ma ne ricerca l'anima. La sua pittura non si accontenta di raffigurare: interpreta, interroga, racconta. Come Rotary Club Milano Rho Fiera Centenario, siamo orgogliosi di sostenere questa iniziativa che si inserisce pienamente nei principi rotariani di servizio alla comunità, promozione della cultura e valorizzazione dei talenti”.
La mostra retrospettiva “Franco Baraldi 1929-1995 - La Pittura sociale” rimarrà aperta dall’8 al 16 novembre in Sala Colonne e nella Sala del Filatoio. “Obiettivo – spiegano i promotori - è valorizzare l’eredità culturale e umana del pittore rhodense, maestro del pennello e figura centrale del neorealismo lombardo. Baraldi ha attraversato il chiarismo lombardo per approdare a una pittura realista, intensa e profondamente umana. Le sue opere sono denuncia e speranza: raccontano la fatica di vivere, l’emarginazione, l’inquinamento, la guerra, ma anche il desiderio di una società più giusta. La sua arte è specchio della vita, vissuta con integrità e coerenza. Come affermava nel 1968: “L’artista che si isola è condannato alla paralisi espressiva”, sottolineando il legame inscindibile tra arte e realtà. Oggi, le sue tematiche sono più attuali che mai, come dimostra la retrospettiva a Villa Burba: la solitudine, la cementificazione, l’isolamento non riguardano più solo individui, ma intere popolazioni”.
L’inaugurazione è in programma sabato 8 novembre, alle ore 11.00, in Sala Colonne, corso Europa 291. La mostra rimarrà aperta venerdì, sabato e domenica fino al 16 novembre con i seguenti orari: 10.00-12.30 / 15.00-18.30. Ingresso gratuito.
Indirizzo
Corso Europa, 291, 20017 Rho MI, Italia
Mappa
Indirizzo: Corso Europa, 291, 20017 Rho MI, Italia
Coordinate: 45°32'0,7''N 9°1'41,4''E
Indicazioni stradali (Apre il link in una nuova scheda)
Costo
Gratuito
La mostra rimarrà aperta venerdì, sabato e domenica fino al 16 novembre con i seguenti orari: 10.00-12.30 / 15.00-18.30.
Contatti
| Nome | Descrizione |
|---|---|
| quic@comune.rho.mi.it | |
| Telefono | 02.933321 |
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Ultimo aggiornamento pagina: 28/10/2025 18:14:45