Descrizione
Rho, 25 novembre 2025
Parte oggi la campagna di sensibilizzazione “La violenza non può essere pane quotidiano” che per il terzo anno consecutivo coinvolge più 120 panettieri nei comuni del Rhodense e del Garbagnatese. Verranno distribuiti 100 mila sacchetti del pane con il numero del Centro Antiviolenza HARA di Rho e Bollate e del 1522. La campagna, ideata dal progetto Seconda Stella, finanziato da Fondazione Comunitaria Nord Milano e supportata dalla Rete Interistirtizionale Antiviolenza Nemmeno con un fiore, è stata realizzata grazie al supporto di Confcommercio Bollate, Confcommercio Delegazione Paderno D., delle 17 amministrazioni comunali del Rhodense e del Garbagnatese, delle due Aziende Consortili Sercop e Comuni Insieme e dei docenti e degli studenti delle scuole del territorio, aderenti alla rete antiviolenza.
Quest’anno sono state coinvolte una decina di scuole secondarie di primo e secondo grado: dopo un primo incontro con le esperte della Rete Antiviolenza per un approfondimento sul tema della parità di genere, i ragazzi e le ragazze si sono attivati/e per la divisione dei kit per i panettieri e per la stessa distribuzione, avvenuta nei comuni di Arese, Garbagnate, Rho e Bollate. Un’operazione simbolica e allo stesso tempo concreta, pensata per avvicinare le nuove generazioni al cambiamento culturale sulla parità di genere, che trova nelle scuole un punto di partenza.
Anche alcuni nidi del territorio daranno il proprio contributo con la distribuzione di sacchetti del pane e una piccola merenda da portare a casa, per promuovere la presenza degli sportelli del centro antiviolenza Hara di Rho e Bollate alle loro famiglie.
Per questa giornata gli aderenti alla Rete si sono riuniti al convegno “Artemisia: luci ed ombre della violenza di genere”, organizzato da Asst-Rhodense in collaborazione con la Rete Interistituzionale Antiviolenza “Nemmeno con un fiore” presso l’Ospedale di Rho. Un momento di riflessione e di confronto sulle “ombre” legate alle diverse forme di violenza di genere e le “luci” intese come azioni di prevenzione che la Rete mette in campo quotidianamente attraverso gli eventi di sensibilizzazione, per promuovere i due sportelli del Centro Antiviolenza Hara di Rho e Bollate.
Sono circa una trentina gli eventi di sensibilizzazione che da inizio novembre hanno preso il via nei comuni del garbagnatese e rhodense, durante i quali le operatrici della Rete Antiviolenza Interistituzionale Nemmeno con un fiore sta portando il proprio contributo con interventi di approfondimento sul contrasto alla violenza e di promozione del centro antiviolenza Hara di Rho e Bollate, per diffondere sempre più il tema della corresponsabilità:“La corresponsabilità parte da tutti noi: in questi mesi abbiamo lavorato per rafforzare la squadra, perché vogliamo promuovere un cambiamento culturale che parta dal basso. Grazie alle Amministrazioni comunali del Rhodense e del Garbagnatese, afferenti alla nostra Rete Interistituzionale Antiviolenza “Nemmeno con un fiore”, agli enti del terzo settore, alle associazioni, alle aziende e alle scuole del territorio per la straordinaria attivazione all’interno della nostra Rete. E grazie ai numerosissimi cittadini che ci seguono, si informano e promuovono il Centro Antiviolenza Hara - Bollate e Rho.” commenta Chiara Melchiorre, responsabile della Rete Interistituzionale Antiviolenza “Nemmeno con un fiore”.
“L’impegno a contrastare logiche di violenza e soprusi è notevole, purtroppo i dati ci dicono che c’è ancora tanto da fare. Siamo pronti a farlo, per difendere ogni persona che vive relazioni tossiche e non riesce a uscire da tunnel davvero bui. Continuiamo, forti del percorso finora compiuto, guardando avanti con fiducia”, sottolinea Paolo Bianchi, assessore alle Politiche sociali del Comune di Rho.
Domani sera il Consiglio comunale di Rho ricorderà le donne vittime di femminicidio in questo 2025. Appuntamento alle ore 20.15 in piazza Visconti, davanti al Municipio. I partecipanti sono invitati a portare chiavi o campanelli per fare rumore, seguendo quello che fu l’invito di Elena Cecchettin, sorella di Giulia, per combattere il silenzio.
Rete Interistituzionale Antiviolenza “Nemmeno con un fiore”
Alla Rete Interistituzionale Antiviolenza “Nemmeno con un fiore” aderiscono i 17 Comuni dell’area Rho Garbagnate (Rho, Arese, Cornaredo, Lainate, Pero, Pogliano Milanese, Pregnana Milanese, Settimo Milanese, Vanzago, Baranzate, Bollate, Cesate, Garbagnate M.se, Novate M.se, Paderno D., Senago, Solaro), di cui il Comune di Rho è l’Ente capofila, la ASST Rhodense, attraverso i Consultori, i Pronti Soccorso e gli altri servizi specialistici, le due Aziende Consortili Sercop e Comuni Insieme, l’ATS Città Metropolitana di Milano, le Forze dell’Ordine, la Fondazione Somaschi Onlus - che gestisce il Centro antiviolenza HARA- e numerosi Enti del Terzo Settore e del Privato sociale.
Parte oggi la campagna di sensibilizzazione “La violenza non può essere pane quotidiano” che per il terzo anno consecutivo coinvolge più 120 panettieri nei comuni del Rhodense e del Garbagnatese. Verranno distribuiti 100 mila sacchetti del pane con il numero del Centro Antiviolenza HARA di Rho e Bollate e del 1522. La campagna, ideata dal progetto Seconda Stella, finanziato da Fondazione Comunitaria Nord Milano e supportata dalla Rete Interistirtizionale Antiviolenza Nemmeno con un fiore, è stata realizzata grazie al supporto di Confcommercio Bollate, Confcommercio Delegazione Paderno D., delle 17 amministrazioni comunali del Rhodense e del Garbagnatese, delle due Aziende Consortili Sercop e Comuni Insieme e dei docenti e degli studenti delle scuole del territorio, aderenti alla rete antiviolenza.
Quest’anno sono state coinvolte una decina di scuole secondarie di primo e secondo grado: dopo un primo incontro con le esperte della Rete Antiviolenza per un approfondimento sul tema della parità di genere, i ragazzi e le ragazze si sono attivati/e per la divisione dei kit per i panettieri e per la stessa distribuzione, avvenuta nei comuni di Arese, Garbagnate, Rho e Bollate. Un’operazione simbolica e allo stesso tempo concreta, pensata per avvicinare le nuove generazioni al cambiamento culturale sulla parità di genere, che trova nelle scuole un punto di partenza.
Anche alcuni nidi del territorio daranno il proprio contributo con la distribuzione di sacchetti del pane e una piccola merenda da portare a casa, per promuovere la presenza degli sportelli del centro antiviolenza Hara di Rho e Bollate alle loro famiglie.
Per questa giornata gli aderenti alla Rete si sono riuniti al convegno “Artemisia: luci ed ombre della violenza di genere”, organizzato da Asst-Rhodense in collaborazione con la Rete Interistituzionale Antiviolenza “Nemmeno con un fiore” presso l’Ospedale di Rho. Un momento di riflessione e di confronto sulle “ombre” legate alle diverse forme di violenza di genere e le “luci” intese come azioni di prevenzione che la Rete mette in campo quotidianamente attraverso gli eventi di sensibilizzazione, per promuovere i due sportelli del Centro Antiviolenza Hara di Rho e Bollate.
Sono circa una trentina gli eventi di sensibilizzazione che da inizio novembre hanno preso il via nei comuni del garbagnatese e rhodense, durante i quali le operatrici della Rete Antiviolenza Interistituzionale Nemmeno con un fiore sta portando il proprio contributo con interventi di approfondimento sul contrasto alla violenza e di promozione del centro antiviolenza Hara di Rho e Bollate, per diffondere sempre più il tema della corresponsabilità:“La corresponsabilità parte da tutti noi: in questi mesi abbiamo lavorato per rafforzare la squadra, perché vogliamo promuovere un cambiamento culturale che parta dal basso. Grazie alle Amministrazioni comunali del Rhodense e del Garbagnatese, afferenti alla nostra Rete Interistituzionale Antiviolenza “Nemmeno con un fiore”, agli enti del terzo settore, alle associazioni, alle aziende e alle scuole del territorio per la straordinaria attivazione all’interno della nostra Rete. E grazie ai numerosissimi cittadini che ci seguono, si informano e promuovono il Centro Antiviolenza Hara - Bollate e Rho.” commenta Chiara Melchiorre, responsabile della Rete Interistituzionale Antiviolenza “Nemmeno con un fiore”.
“L’impegno a contrastare logiche di violenza e soprusi è notevole, purtroppo i dati ci dicono che c’è ancora tanto da fare. Siamo pronti a farlo, per difendere ogni persona che vive relazioni tossiche e non riesce a uscire da tunnel davvero bui. Continuiamo, forti del percorso finora compiuto, guardando avanti con fiducia”, sottolinea Paolo Bianchi, assessore alle Politiche sociali del Comune di Rho.
Domani sera il Consiglio comunale di Rho ricorderà le donne vittime di femminicidio in questo 2025. Appuntamento alle ore 20.15 in piazza Visconti, davanti al Municipio. I partecipanti sono invitati a portare chiavi o campanelli per fare rumore, seguendo quello che fu l’invito di Elena Cecchettin, sorella di Giulia, per combattere il silenzio.
Rete Interistituzionale Antiviolenza “Nemmeno con un fiore”
Alla Rete Interistituzionale Antiviolenza “Nemmeno con un fiore” aderiscono i 17 Comuni dell’area Rho Garbagnate (Rho, Arese, Cornaredo, Lainate, Pero, Pogliano Milanese, Pregnana Milanese, Settimo Milanese, Vanzago, Baranzate, Bollate, Cesate, Garbagnate M.se, Novate M.se, Paderno D., Senago, Solaro), di cui il Comune di Rho è l’Ente capofila, la ASST Rhodense, attraverso i Consultori, i Pronti Soccorso e gli altri servizi specialistici, le due Aziende Consortili Sercop e Comuni Insieme, l’ATS Città Metropolitana di Milano, le Forze dell’Ordine, la Fondazione Somaschi Onlus - che gestisce il Centro antiviolenza HARA- e numerosi Enti del Terzo Settore e del Privato sociale.
A cura di
Con l'App è meglio!
Sapevi che puoi leggere questo Avviso anche sull'App ufficiale del comune?
Ultimo aggiornamento pagina: 25.11.2025 12:48:01