Descrizione
Secondo appuntamento della rubrica ‘Didattica di vicinanza’ per raccontare esempi e storie di come maestre, professoresse ed educatori abbiano inventato nuovi percorsi didattici, nuovi modi per stare vicino ai propri alunni, per tenere legami e connessioni nonostante la distanza.
Oggi la referente della scuola dell’infanzia Pascoli di via San Martino, Nicoletta Giudici, ci racconta alcune esperienze:
“Sembra paradossale ma proprio nel momento in cui siamo stati costretti a rimanere tutti lontani, si sono accorciate le distanze con le famiglie. Ormai, da due mesi a questa parte, ogni mattina il nostro primo messaggio telefonico è per i nostri bambini, entriamo nelle loro case, rispondiamo a tutti, a qualsiasi ora. Proponiamo attività didattiche, laboratoriali, ludiche, esplorative, cercando di mantenere il più possibile una continuità con quanto si faceva a scuola. Non possiamo pretendere di portare a termine un programma iniziato in presenza (anche se ci stiamo impegnando per riuscirci) ma la cosa più importante che non possiamo e non vogliamo trascurare è il legame con i bambini! Niente potrà mai sostituire la didattica in presenza, la relazione vera, fatta di gesti e di sguardi, di sorrisi e abbracci. E speriamo di tornare presto ad abbracciarci.
Tra i progetti seguiti in questo periodo c’è coding unplugged: seguendo le indicazioni delle maestre, i bambini hanno costruito i dadi, le carte dei numeri, i regoli, il domino delle forme, le tessere dell’alfabeto. Così hanno potuto esercitarsi anche a casa con lettere e numeri, aiutati dai genitori. Abbiamo provato anche a giocare con la pixel art, un sistema semplice e divertente di disegnare e colorare. Il tutto con la collaborazione dei genitori, tutor indispensabili per accompagnare i bambini in queste nuove attività.”
Oggi la referente della scuola dell’infanzia Pascoli di via San Martino, Nicoletta Giudici, ci racconta alcune esperienze:
“Sembra paradossale ma proprio nel momento in cui siamo stati costretti a rimanere tutti lontani, si sono accorciate le distanze con le famiglie. Ormai, da due mesi a questa parte, ogni mattina il nostro primo messaggio telefonico è per i nostri bambini, entriamo nelle loro case, rispondiamo a tutti, a qualsiasi ora. Proponiamo attività didattiche, laboratoriali, ludiche, esplorative, cercando di mantenere il più possibile una continuità con quanto si faceva a scuola. Non possiamo pretendere di portare a termine un programma iniziato in presenza (anche se ci stiamo impegnando per riuscirci) ma la cosa più importante che non possiamo e non vogliamo trascurare è il legame con i bambini! Niente potrà mai sostituire la didattica in presenza, la relazione vera, fatta di gesti e di sguardi, di sorrisi e abbracci. E speriamo di tornare presto ad abbracciarci.
Tra i progetti seguiti in questo periodo c’è coding unplugged: seguendo le indicazioni delle maestre, i bambini hanno costruito i dadi, le carte dei numeri, i regoli, il domino delle forme, le tessere dell’alfabeto. Così hanno potuto esercitarsi anche a casa con lettere e numeri, aiutati dai genitori. Abbiamo provato anche a giocare con la pixel art, un sistema semplice e divertente di disegnare e colorare. Il tutto con la collaborazione dei genitori, tutor indispensabili per accompagnare i bambini in queste nuove attività.”
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Letzte Änderung: 15.05.2020 15:51:29