Beschreibung
Auditorium Padre Reina via Meda 20
lunedì 17 marzo 21:00
un film di Josef von Sternberg
un film di Josef von Sternberg
Immanuel Rath, attempato professore di ginnasio in una cittadina tedesca è votato ad un’onorevole carriera nell’insegnamento. Un giorno, a lezione, scopre ai suoi alunni una cartolina che raffigura la bella e provocante cantante Lola Lola, che si esibisce nel locale cittadino “Der Blaue Engel” (L’angelo azzurro). L’insegnante, mosso da intenti pedagogici, decide di indagare e vi si reca. Non appena i suoi studenti lo vedono arrivare vengono nascosti da Lola, con cui stanno facendo i galanti. Il professore conosce così Lola: i suoi modi e un certo fascino di artista lo fanno innamorare di lei.
«Per “L’angelo azzurro” feci il provino a molte attrici, ma non ero mai soddisfatto. Cercavo una donna che ricordasse quelle dei quadri di Félicien Ropes, che emanasse le vibrazioni di un altro tempo e di un paese straniero. Marlene era la mia assistente ideale: faceva tutto il possibile per comprendere quello che volevo e questo ha facilitato molto il lavoro.» (Josef Von Sternberg)
«Il film è del 1930. È il grande momento della Germania, della Repubblica di Weimar che rappresenta la più alta manifestazione culturale del nostro secolo. Un vero fenomeno, una sorta di Rinascimento del diciannovesimo secolo. Letteratura, teatro, pittura, design, scienze, cinema: Weimar detta nuove regole al mondo. Sono invenzioni fondamentali i cui segni rimangono vivi e attivi anche nel nostro tempo. Una delle parole chiave è “espressionismo”. Un gruppo di autori di lingua tedesca come Lang, Murnau e von Sternberg trova questa nuova forma, mediata dalle arti figurative, importantissima, decisiva. Molti di questi autori, dopo il 1933, con l’avvento di Hitler, abbandoneranno il loro paese portando la corrente in tutto il mondo civile, soprattutto in America. Marlene Dietrich arrivava nel momento più opportuno, a rappresentare qualcosa di ben più vasto di una parte in un film. Catalizzava fisicamente quella tendenza. Ne era, forse inconsapevolmente, una sorta di sintesi. Veniva da ruoli insignificanti e si trovò titolare di un personaggio, Lola Lola, che avrebbe costruito un precedente imprescindibile tramandato per decenni dalla stessa Dietrich e imitato con assoluta trasparenza. I grandi segni erano: cappello a cilindro, calze e giarrettiere nere, boa di piume. Di suo l’attrice ci mise una voce roca e profonda, una carnagione bianchissima di contrasto e due gambe notevoli». (Pino Farinotti
«Per “L’angelo azzurro” feci il provino a molte attrici, ma non ero mai soddisfatto. Cercavo una donna che ricordasse quelle dei quadri di Félicien Ropes, che emanasse le vibrazioni di un altro tempo e di un paese straniero. Marlene era la mia assistente ideale: faceva tutto il possibile per comprendere quello che volevo e questo ha facilitato molto il lavoro.» (Josef Von Sternberg)
«Il film è del 1930. È il grande momento della Germania, della Repubblica di Weimar che rappresenta la più alta manifestazione culturale del nostro secolo. Un vero fenomeno, una sorta di Rinascimento del diciannovesimo secolo. Letteratura, teatro, pittura, design, scienze, cinema: Weimar detta nuove regole al mondo. Sono invenzioni fondamentali i cui segni rimangono vivi e attivi anche nel nostro tempo. Una delle parole chiave è “espressionismo”. Un gruppo di autori di lingua tedesca come Lang, Murnau e von Sternberg trova questa nuova forma, mediata dalle arti figurative, importantissima, decisiva. Molti di questi autori, dopo il 1933, con l’avvento di Hitler, abbandoneranno il loro paese portando la corrente in tutto il mondo civile, soprattutto in America. Marlene Dietrich arrivava nel momento più opportuno, a rappresentare qualcosa di ben più vasto di una parte in un film. Catalizzava fisicamente quella tendenza. Ne era, forse inconsapevolmente, una sorta di sintesi. Veniva da ruoli insignificanti e si trovò titolare di un personaggio, Lola Lola, che avrebbe costruito un precedente imprescindibile tramandato per decenni dalla stessa Dietrich e imitato con assoluta trasparenza. I grandi segni erano: cappello a cilindro, calze e giarrettiere nere, boa di piume. Di suo l’attrice ci mise una voce roca e profonda, una carnagione bianchissima di contrasto e due gambe notevoli». (Pino Farinotti
Video
Indirizzo
Viale Filippo Meda, 20, 20017 Rho MI, Italia
Mappa
Indirizzo: Viale Filippo Meda, 20, 20017 Rho MI, Italia
Coordinate: 45°31'35,4''N 9°2'29,5''E
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Costo
A pagamento
Intero 6 euro 4 euro ridotto
Organizzato da
Comune di Rho con Barz and hippo
Contatti
Name | Beschreibung |
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rho@barzandhippo.com | |
Website | http://www.cinemarho.it (Öffnet in neuem Tab) |
Telefon | 02.953.39.774 |
Mobiltelefon | 347.45.12.456 (anche informazioni per le scuole) |
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Letzte Änderung: 12.03.2025 09:05:43