Beschreibung
Auditorium Padre Reina - via Meda 20
martedì 22 aprile 16:30 ▪︎ 20:30 ▪︎ mercoledì 23 aprile 20:30 ▪︎ giovedì 24 aprile 20:30 ▪︎ venerdì 25 aprile 17:00 ▪︎ lunedì 28 aprile 16:30
un film di Brady Corbet
Ungheria, 1947. L’architetto ebreo László Toth e sua moglie Erzsébet, sopravvissuti entrambi all’olocausto, decidono di trasferirsi negli Stati Uniti. Toth, progettista visionario e di grande talento, spera di trovare oltreoceano terreno fertile per le proprie idee. I primi tempi sono duri, costringendo la coppia ad affrontare fame e umiliazione.
Il “sogno americano” si avvera finalmente grazie all’incontro con il ricco industriale Harrison Lee Van Buren, che commissiona al protagonista la realizzazione di un grande monumento modernista. Per lui è la sfida più importante della sua carriera. Peccato che, dopo aver raggiunto l’apice, dovrà fare i conti con il rovescio della medaglia.
«Cercavo una storia sull’architettura e gli anni Cinquanta americani. I miei film affrontano traumi generazionali e c’è un legame intrinseco tra la psicologia e l’architettura del dopoguerra (…). L’allegoria visiva è chiara: le comunità hanno la stessa reazione, lo stesso istinto, verso i nuovi vicini che hanno un patrimonio culturale diverso e inaccettabile, come verso progetti di costruzione sconosciuti, edifici che vogliono subito abbattere. L’edificio diventa il simbolo poetico e potente di un artista che lotta per il diritto al proprio lavoro. László l’immigrato combatte per il suo diritto di sopravvivere». (Brady Corbet)
«Non c’è nessuna carezza, nessun accompagnamento rassicurante nel microcosmo di The Brutalist. Sin dal suo incipit ex-abrupto, fatto di un piano sequenza disorientante su una vita colta nella sua fuga improvvisa senza preamboli o presentazioni, il regista lancia il proprio spettatore tra i corridoi di una mente geniale lastricata di traumi, buoni propositi e sofferenze trattenute sottopelle, come una ferita mal rimarginata al di sotto di una cicatrice infettata. (…) Può essere la storia di chiunque quella di The Brutalist: è l’incursione della storia non con la S maiuscola ma dell’ordinarietà di ogni emigrato che scappa dalla guerra – reale, metaforica, o personale – per raggiungere la costa del proprio sogno, e/o della propria rivalsa.» (Elisa Torsiello, sentireascoltare.com)
Il “sogno americano” si avvera finalmente grazie all’incontro con il ricco industriale Harrison Lee Van Buren, che commissiona al protagonista la realizzazione di un grande monumento modernista. Per lui è la sfida più importante della sua carriera. Peccato che, dopo aver raggiunto l’apice, dovrà fare i conti con il rovescio della medaglia.
«Cercavo una storia sull’architettura e gli anni Cinquanta americani. I miei film affrontano traumi generazionali e c’è un legame intrinseco tra la psicologia e l’architettura del dopoguerra (…). L’allegoria visiva è chiara: le comunità hanno la stessa reazione, lo stesso istinto, verso i nuovi vicini che hanno un patrimonio culturale diverso e inaccettabile, come verso progetti di costruzione sconosciuti, edifici che vogliono subito abbattere. L’edificio diventa il simbolo poetico e potente di un artista che lotta per il diritto al proprio lavoro. László l’immigrato combatte per il suo diritto di sopravvivere». (Brady Corbet)
«Non c’è nessuna carezza, nessun accompagnamento rassicurante nel microcosmo di The Brutalist. Sin dal suo incipit ex-abrupto, fatto di un piano sequenza disorientante su una vita colta nella sua fuga improvvisa senza preamboli o presentazioni, il regista lancia il proprio spettatore tra i corridoi di una mente geniale lastricata di traumi, buoni propositi e sofferenze trattenute sottopelle, come una ferita mal rimarginata al di sotto di una cicatrice infettata. (…) Può essere la storia di chiunque quella di The Brutalist: è l’incursione della storia non con la S maiuscola ma dell’ordinarietà di ogni emigrato che scappa dalla guerra – reale, metaforica, o personale – per raggiungere la costa del proprio sogno, e/o della propria rivalsa.» (Elisa Torsiello, sentireascoltare.com)
Video
Indirizzo
Viale Filippo Meda, 20, 20017 Rho MI, Italia
Mappa
Indirizzo: Viale Filippo Meda, 20, 20017 Rho MI, Italia
Coordinate: 45°31'35,4''N 9°2'29,5''E
Indicazioni stradali (Öffnet in neuem Tab)
Costo
A pagamento
BIGLIETTI
intero € 6,00
ridotto (under 26 – over 65) € 4,00
intero € 6,00
ridotto (under 26 – over 65) € 4,00
Organizzato da
Comune di Rho con Barz and hippo
Contatti
Name | Beschreibung |
---|---|
rho@barzandhippo.com | |
Website | http://www.cinemarho.it (Öffnet in neuem Tab) |
Telefon | 02.953.39.774 |
Mobiltelefon | 347.45.12.456 ( |
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Letzte Änderung: 16.04.2025 10:13:09