Descrizione
“Un teatro che promuova cultura e crei cultura”. Questo l’auspicio dell’allora presidente della Fondazione Teatro Civico de Silva, Fiorenzo Grassi, quando la sala di piazza Jannacci venne inaugurata tre anni fa. Dopo avere accolto gli eventi della rassegna “Riflessioni” e dopo avere allestito nuovi spettacoli, il Teatro di Rho ha dato vita sabato primo novembre a una occasione culturale che ha saputo coinvolgere numerosi soggetti rhodensi: la maratona per Pier Paolo Pasolini “Tutto il mio folle amore…”  è stata una magnifica serata, intelligente e coinvolgente, che ha visto protagonista la città. Grande la soddisfazione del Sindaco Andrea Orlandi, dell’assessora Valentina Giro, di Fiorenzo Grassi, oggi direttore del Teatro.
La maratona, una celebrazione laica a 50 anni dalla scomparsa del poeta, regista, scrittore nato a Bologna e vissuto a lungo in Friuli, è frutto di una idea di Giorgio Almasio (responsabile della comunicazione del Teatro e ideatore del festival Donne In.canto) condivisa con Barz and Hippo, la realtà che da anni cura Cin&Città in Auditorium, in particolare attraverso Francesco Zucchetti, e con la giornalista del gruppo La Prealpina Laura Defendi.
Nel foyer sono state presenti sia la Biblioteca Comunale di Villa Burba, con un banco in cui effettuare prestiti di libri di PPP e diffondendo il “Bigino dei servizi” della biblioteca stessa, sia la Biblioteca Popolare di Rho, con un punto accoglienza.
Dalle 17 alle 18, l’"Atelier Pasolini" nel ridotto ha visto la proiezione del video "Tutto l'amore che ho" realizzato dalle insegnanti Annamaria Tortiello e Silvia Montesano e dai bambini della Scuola dell’Infanzia Mario Lodi e Giovanni Pascoli.
La maratona, una celebrazione laica a 50 anni dalla scomparsa del poeta, regista, scrittore nato a Bologna e vissuto a lungo in Friuli, è frutto di una idea di Giorgio Almasio (responsabile della comunicazione del Teatro e ideatore del festival Donne In.canto) condivisa con Barz and Hippo, la realtà che da anni cura Cin&Città in Auditorium, in particolare attraverso Francesco Zucchetti, e con la giornalista del gruppo La Prealpina Laura Defendi.
Nel foyer sono state presenti sia la Biblioteca Comunale di Villa Burba, con un banco in cui effettuare prestiti di libri di PPP e diffondendo il “Bigino dei servizi” della biblioteca stessa, sia la Biblioteca Popolare di Rho, con un punto accoglienza.
Dalle 17 alle 18, l’"Atelier Pasolini" nel ridotto ha visto la proiezione del video "Tutto l'amore che ho" realizzato dalle insegnanti Annamaria Tortiello e Silvia Montesano e dai bambini della Scuola dell’Infanzia Mario Lodi e Giovanni Pascoli.
Dalle 18 nella sala grande le proiezioni pasoliniane di corti, video e testimonianze sono state intervallate da performance dal vivo. “Pasolini ha incarnato la contraddizione come forma di vitalità – ha esordito Giorgio Almasio – Ha pensato, amato e vissuto contro. Le sue debolezze sono ferite luminose. E’ stato un artista assoluto, martire della parola, ha amato la vita pur sapendo che la vita non lo avrebbe amato abbastanza”.
L'attore Matteo Bonanni ha impersonato per tutta la sera PPP. Premessa dell’intera maratona l'ultima intervista di PPP rilasciata a Furio Colombo poche ore prima della tragica notte all’idroscalo di Ostia: Bonanni, affiancato da Giacomo Prandini attore allievo del Teatro dell’Armadillo, ha portato in scena "Siamo tutti in pericolo": Pasolini avrebbe voluto correggere il testo il mattino successivo, non fu possibile, venne ucciso la notte stessa. Una frase della intervista appare una premonizione: “La tragedia è che non ci sono più esseri umani, ci sono strane macchine che sbattono l’una contro l’altra. E noi, gli intellettuali, prendiamo l’orario ferroviario dell’anno scorso, o di dieci anni prima e poi diciamo: ma strano, ma questi due treni non passano di li, e come mai sono andati a fracassarsi in quel modo? O il macchinista è impazzito o è un criminale isolato o c’è un complotto. Soprattutto il complotto ci fa delirare. Ci libera da tutto il peso di confrontarci da soli con la verità. Che bello se mentre siamo qui a parlare qualcuno in cantina sta facendo i piani per farci fuori. E facile, è semplice, è la resistenza”.
Il titolo della serata è stato tratto dalla canzone che Domenico Modugno canta nel corto “Che cosa sono le nuvole?” che ebbe come protagonisti Totò, Ninetto Davoli e Laura Betti. Per ricordare l’esordio cinematografico con “Accattone”, la  Cappella Musicale dei Pueri Cantores diretta dal maestro Andrea Perugini e accompagnata dal pianista Michele Santoro, ha eseguito il coro 68 da La Passione secondo Matteo di Johann Sebastian Bach Bach (che PPP utilizzò nel finale del film) e l’Agnus Dei del Requiem op. 48 di Gabriele Fauré. 
La giornalista Laura Defendi ha esplorato gli orizzonti di Pasolini giornalista e saggista. Una lunga esperienza che ha come elemento di punta gli Scritti corsari pubblicati sul Corriere della sera, lucide analisi della società in trasformazione dopo gli anni del boom economico. “Una analisi delle dieci parole più ricorrenti nei suoi scritti vede al primo posto “potere”, seguita da borghesia, corpo, giovani o ragazzi, Italia – ha detto Defendi – Gli Scritti corsari sono prese di posizione contro le “navi ammiraglie”. Le Lettere luterane fanno pensare a qualcosa di eretico. Pasolini sapeva fornire strumenti per la comprensione della realtà, era caratterizzato da grande onestà intellettuale”.
La giornalista ha in seguito analizzato il linciaggio costante subito da Pasolini nel corso degli anni, fin dal 1949. “Una vita violentata in vari modo – ha detto – fino alla violenza più cruda della terribile notte tra l’1 e il 2 novembre 1975, quando venne ucciso a Ostia. Dietro quell’omicidio tanti i possibili mandanti, troppe volte lo scrittore aveva detto “io so, devo solo trovare le prove”, rispetto a eventi che hanno segnato la storia italiana. Dietro quella morte troppi misteri, come quello dell’Alfa che lui guidava quella notte e con cui il suo corpo venne investito più volte. Una macchina che oggi riappare in provincia di Varese: qualcuno l’ha messa in vendita e qualcuno l’ha acquistata riconoscendo il numero di telaio e volendo ora riportarla al colore originale. Troppe cose oscure, molto ancora da analizzare. Una verità difficile da raggiungere”.
La giornalista Laura Defendi ha esplorato gli orizzonti di Pasolini giornalista e saggista. Una lunga esperienza che ha come elemento di punta gli Scritti corsari pubblicati sul Corriere della sera, lucide analisi della società in trasformazione dopo gli anni del boom economico. “Una analisi delle dieci parole più ricorrenti nei suoi scritti vede al primo posto “potere”, seguita da borghesia, corpo, giovani o ragazzi, Italia – ha detto Defendi – Gli Scritti corsari sono prese di posizione contro le “navi ammiraglie”. Le Lettere luterane fanno pensare a qualcosa di eretico. Pasolini sapeva fornire strumenti per la comprensione della realtà, era caratterizzato da grande onestà intellettuale”.
La giornalista ha in seguito analizzato il linciaggio costante subito da Pasolini nel corso degli anni, fin dal 1949. “Una vita violentata in vari modo – ha detto – fino alla violenza più cruda della terribile notte tra l’1 e il 2 novembre 1975, quando venne ucciso a Ostia. Dietro quell’omicidio tanti i possibili mandanti, troppe volte lo scrittore aveva detto “io so, devo solo trovare le prove”, rispetto a eventi che hanno segnato la storia italiana. Dietro quella morte troppi misteri, come quello dell’Alfa che lui guidava quella notte e con cui il suo corpo venne investito più volte. Una macchina che oggi riappare in provincia di Varese: qualcuno l’ha messa in vendita e qualcuno l’ha acquistata riconoscendo il numero di telaio e volendo ora riportarla al colore originale. Troppe cose oscure, molto ancora da analizzare. Una verità difficile da raggiungere”.
Il Sindaco Andrea Orlandi, gli assessori Valentina Giro e Nicola Violante, i consiglieri comunali Clelia La Palomenta, Paolo Bindi, Stefano Bernasconi hanno messo in scena un reading con un singolare testo di PPP contro l’omologazione: “Contro i capelli lunghi”, scritto nel 1973 per il Corriere della sera, un articolo sul valore semiotico di una pettinatura.
Le cantautrici Laura B e Marta De Lluvia accompagnate dai Maestri Nicola Gallo e Marco Nava hanno proposto la live session “Le canzoni di PPP": voci fantastiche, capaci di dare risalto a parole intense e incisive.
Ogni parola di Pasolini è risultata estremamente contemporanea, come la sua analisi sulle minacce della modernizzazione che  ne “Le mura di Sana’a”, documentario/appello all’Unesco per salvaguardare la città vecchia yemenita di cui nel 1971 venivano abbattute le mura antiche. Un tema che PPP riprese ne “La forma della città”, che al centro dell’attenzione vedeva l’italica Orte e le invettive contro la società dei consumi che stava distruggendo il Paese. 
Ogni video è stato introdotto da Francesco Zucchetti, capace di inquadrare le diverse tematiche nel contesto storico di azione e di far comprendere le scelte registiche di Pasolini. Zucchetti, ben noto al pubblico del cineforum Cin&Città, ha dimostrato ancora una volta la sua preparazione e la sua capacità di far cogliere le sfumature del linguaggio cinematografico.
Ogni video è stato introdotto da Francesco Zucchetti, capace di inquadrare le diverse tematiche nel contesto storico di azione e di far comprendere le scelte registiche di Pasolini. Zucchetti, ben noto al pubblico del cineforum Cin&Città, ha dimostrato ancora una volta la sua preparazione e la sua capacità di far cogliere le sfumature del linguaggio cinematografico.
Grandi applausi per gli studenti del Gruppo Teatro del Liceo Clemente Rebora di Rho e il loro quadro teatrale “Le marionette”, ispirato a “Che cosa sono le nuvole?”: i ragazzi e le ragazze si sono dimostrati all’altezza della serata, recitando e cantando con notevole bravura testi complessi e profondi, riuscendo a commuovere i presenti. La dirigente scolastica Sara Olivari si è complimentata con loro e con le insegnanti Susanna Croce e Claudia Bono, che hanno lavorato con gli studenti al progetto: “Sono orgogliosa di tutti loro. Hanno voglia di fare e competenze altissime. Hanno saputo interpretare il pensiero di un intellettuale attualissimo”.
La sala è rimasta quasi piena fino all’1 di notte, ora indicata per il finale. In chiusura Almasio ha presentato "Tu sei bello come una stella", cortometraggio in stop motion diretto da Monica Giordano, che ha raccontato come è nato il progetto. Tutto si è concluso con il pubblico invitato a cantare “Una storia sbagliata”, canzone dedicata da Fabrizio De André a Pasolini nel 1995, una ballata in cui emerge il dolore per la perdita di un grande intellettuale.
Almasio, che ha impostato la regia dei vari quadri teatrali e supervisionato il lavoro dei musicisti, ha ringraziato alla fine Fiorenzo Grassi, il CDA della Fondazione Teatro Civico di Rho e lo staff organizzativo e tecnico del teatro: Anna Chiara Introini, Barbara Dell'Acqua, Alice Garbini, Paolo Casati, Lorenzo Giuggioli ed Enrico Fiorentino.
Così ha commentato al termine Fiorenzo Grassi: “E’ emersa la voce della città, una voce che scuote le coscienze. La maratona è nata qui, con gente di Rho. Spero che qualcosa di simile si possa replicare, perché questi momenti di comunità continuino a moltiplicarsi e generino cultura e comunità”.
Questo il commento del Sindaco Andrea Orlandi: “Questo format ha la capacità di coinvolgere tanti parti della comunità. Si mischiano generi diversi, si riflette su temi politici. Si costruisce la polis che resta al centro del nostro messaggio. Giornate come questa fanno sì che il nostro teatro costruisca la comunità. Sono felice per questo appuntamento, che si è rivelato coinvolgente e accattivante”.
L’Assessora a Cultura e Teatro Valentina Giro ha apprezzato ogni parte della maratona: “Un omaggio a un grande intellettuale, che ancora ci parla. Un coinvolgimento corale, che ha visto protagonisti tanti rhodensi. Una modalità di azione che ha dimostrato di funzionare al meglio. Ringrazio Giorgio Almasio per questa sua idea divenuta splendida realtà e tutti coloro che lo hanno affiancato nella messa in scena di una serata indimenticabile”.
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Ultimo aggiornamento pagina: 03.11.2025 16:17:22