Descrizione
La giornata organizzata per salutare l’ex prevosto e parroco di San Vittore don Gianluigi Frova, chiamato ad altri incarichi a Milano dopo 7 anni di permanenza a Rho, si è aperta oggi, 28 settembre 2025, con il discorso del Sindaco Andrea Orlandi, pronunciato ai piedi del sagrato della chiesa prepositurale. Presenti il presidente del Consiglio comunale Calogero Mancarella, i consiglieri Giuseppe Caronni e Christian Colombo, il Vicesindaco Maria Rita Vergani, il consigliere regionale Carlo Borghetti, gli assessori Paolo Bianchi e Nicola Violante.
Il Sindaco ha voluto innanzitutto ricordare i terribili mesi dell’emergenza Covid, in cui “la comunità ha mostrato il suo volto più solidale e accogliente”, le tante azioni caritative favorite dall’ex prevosto, i legami creati sul territorio. E ancora: “il mondo della scuola e dell’educazione, il consultorio, le realtà musicali parrocchiali e tanto altro”.
Il Sindaco ha voluto innanzitutto ricordare i terribili mesi dell’emergenza Covid, in cui “la comunità ha mostrato il suo volto più solidale e accogliente”, le tante azioni caritative favorite dall’ex prevosto, i legami creati sul territorio. E ancora: “il mondo della scuola e dell’educazione, il consultorio, le realtà musicali parrocchiali e tanto altro”.
“Caro don Gianluigi – ha detto Andrea Orlandi, visibilmente commosso - C’è un tratto che unisce la tua opera pastorale e la costruzione del bene comune della nostra città ed è l’attenzione alle persone, alla singola persona, a prescindere dal credo religioso e dalle posizioni che ciascuno potesse manifestare. Un’attenzione alle singole storie di ciascuno dei rhodensi che hai accolto e ascoltato e accompagnato come un nonno, un padre, un fratello o un figlio. Nei momenti sia belli che difficili della vita di ciascuno che ti ha incontrato ci sei stato e hai camminato con loro. Penso alle giovani coppie che hai accompagnato ma anche alla vicinanza alle persone nel momento della fine del loro cammino terreno. Hai scelto di vivere il tuo ministero con questa umiltà, con quell’odore delle pecore richiamato da Papa Francesco che ha permesso legami anche impensabili. Quante volte ho sentito parole di stima e di affetto nei tuoi confronti anche da persone lontane dalla Chiesa. E su questa attenzione ci siamo ritrovati, tu Parroco e io Sindaco insieme alla comunità ecclesiale cittadina e all’Amministrazione comunale nella sua interezza. In fondo la persona è al centro ed è il nucleo fondante della nostra Costituzione. Rappresenta nella forma laica delle istituzioni il punto di partenza di ogni formazione sociale, e noi istituzioni siamo chiamate a impegnarci a rimuovere gli ostacoli economici e sociali che limitano il pieno sviluppo della persona umana. In questa prospettiva tutto il resto viene ordinato a questo scopo: tutte le risorse umane ed economiche sono orientate a questo obiettivo. Questa comune visione di fondo ha permesso di sviluppare i tanti progetti promossi in sinergia tra l’Amministrazione comunale, le comunità parrocchiali e il prezioso mondo del terzo settore, insieme a tutti gli uomini di buona volontà”.
Non è mancato il ricordo dei Discorsi alla città pronunciati da don Frova nella Festa del patrono San Vittore Martire, ogni 8 maggio: “Hai messo in campo riflessioni per dare una visione del futuro della nostra città, delle sue linee strategiche di sviluppo e del suo saper essere parte di un contesto in rapido mutamento. Un discernimento vocazionale per Rho, un confronto che mi è sempre stato utile. Hai rappresentato per la nostra città un vero esempio di dedizione al bene comune, perché edificando la Casa di Dio hai contribuito a edificare anche una parte importante della Città dell’Uomo. Te ne siamo grati. Buon cammino con il sorriso caro don Gianluigi!”.
Il Sindaco ha donato a don Frova una acquaforte che il Comune dedica alle personalità importanti. Lui ha sorriso, rivelando di averla sempre invidiata in questi anni a chi la riceveva in cerimonie pubbliche.
Dalla comunità parrocchiale una casula rossa con decori colorati, simbolo dei tanti incontri vissuti, dei tanti grazie a lui rivolti. Quindi, la messa alla presenza delle forze dell’ordine cittadine che hanno reso omaggio all’ex prevosto. Dalla comunità parrocchiale un foglio parrocchiale Passaparola in edizione speciale, trasformato in grande cuore che accoglie molti cuori e molti ringraziamenti: quelli dei bambini formati ai sacramenti, dei piccoli che hanno ricevuto il battesimo, dei volontari Caritas e di tutte le realtà caritative, del Consiglio pastorale, della Scuola San Carlo e San Michele, delle giovani coppie, degli scout, di Acor, dei parrocchiani.
“Uno choc emotivo – ha commentato don Frova – Grazie a tutti. Grazie al Sindaco che oggi si è commosso durante il suo discorso. Ricambio l’affetto che dimostra nei miei confronti. Buona strada anche a lui e a questa città! Il mio sorriso nasce da una vita da sacerdote piena di gioia. Auspico che ciascuno trovi, con Dio al centro e secondo giustizia, la gioia di coloro che, nelle Scritture, sono indicati come invisibili agli occhi del mondo ma che scoprono di avere, agli occhi di Dio, il proprio nome scritto per l’eternità”.
Al termine della messa, il Corpo Musicale cittadino parrocchiale ha accompagnato il corteo verso le scuole parrocchiali, per il saluto di studenti e insegnanti, e poi verso l’Oratorio San Carlo per il pranzo ufficiale.
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Ultimo aggiornamento pagina: 28.09.2025 19:15:24