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Il Sindaco di Rho al presidio dei lavoratori Freudenberg: “La produzione venga salvaguardata e con essa tutti i lavoratori”

Andrea Orlandi in dialogo con sindacati e azienda per cercare una soluzione alternativa alla chiusura
Data:

17 ноября 2025

Tempo di lettura:

2 min

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Il Sindaco Andrea Orlandi al presidio dei lavoratori Freudenberg
Il Sindaco di Rho Andrea Orlandi ha raggiunto questa mattina, 17 novembre 2025, i lavoratori e le Rsu della Freudenberg, in presidio contro la decisione della multinazionale di chiudere la sede rhodense. Davanti ai cancelli di via Risorgimento, mentre Fillea Cgil animava la protesta, il primo cittadino ha promesso di fare tutto il possibile per evitare la perdita di posti di lavoro: sono 42 le persone coinvolte.
 
Al presidio, cui hanno presto parte anche i consiglieri comunali Christian Colombo, Vito Galliani e Clelia La Palomenta, notevole la preoccupazione in vista del 31 marzo 2026, data indicata come termine della produzione. Fillea Cgil, presente con quanti sono coinvolti nelle Rsu, a partire da Adriano Pavani, con il segretario milanese Riccardo Piacentini e funzionari regionali, ha ribadito la volontà di “preservare i posti di lavoro”.

Ed è questa la linea che segue il Sindaco Andrea Orlandi: "Prima di tutto la difesa dei posti di lavoro e della dignità dei lavoratori – ha dichiarato - Rho è la prima città colpita dai dazi, noi vogliamo salvaguardare la produzione, che è di qualità ed è in grado di stare sul mercato. Siamo davanti a 42 persone che non meritano questo trattamento. Ci associamo a loro e chiediamo che la produzione venga salvaguardata con tutti i lavoratori. La realtà rhodense è molto attiva dal punto di vista produttivo e non vorremmo che questo caso aprisse le porte a scelte simili: il nostro è un territorio competitivo, chiediamo un intervento a chi, Regione e Governo in primis, possa intervenire per scongiurare questa chiusura”.

Al presidio hanno preso parte anche ex dipendenti, pronti a solidarizzare con i colleghi. “Qui – hanno spiegato le Rsu – ci sono persone con 35 anni di esperienza e giovani assunti con contratti interinali dal settembre scorso al prossimo 31 marzo. Per giustificare la propria decisione, la proprietà ha per prima cosa parlato di dazi, poi di aumento del costo dell’energia, poi di limiti strutturali della sede attuale. Parliamo di una multinazionale con 11,9 miliardi di fatturato nel 2024. La sede di Rho ha una storia importante, qui sono stati ideati diversi prodotti e ci sono macchinari di un certo rilievo. Sappiamo che si potranno mettere in campo ammortizzatori sociali, ma noi chiediamo tutele per chi ha voglia di lavorare, per la dignità di chi per una vita si è dato da fare in questo capannone”.

Il Sindaco ha ribadito a ciascuno la propria solidarietà, impegnandosi a seguire la vertenza quotidianamente.

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Ultimo aggiornamento pagina: 17.11.2025 13:58:53

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