Descrizione
6 film e tessera a 15 euro
ecco qui i titoli della nuova stagione di anteprima cin&città!
(e un'anticipazione di cin&città classica)
A breve le modalità di ritiro delle tessere
Per prenotare (rho@barzandhippo.com)
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Dopo Giacomo Leopardi, Mario Martone torna a confrontarsi con una figura centrale della cultura nostrana. E il ritratto che intesse di Scarpetta è commovente e partecipe, un omaggio coinvolgente che restituisce un’anima contradditoria e vitale a cui Toni Servillo regala nuova linfa e vita.
MARTEDÌ 21 DICEMBRE 17:00 - 21:00
MERCOLEDÌ 22 DICEMBRE 21:00
GIOVEDÌ 23 DICEMBRE 21:00
Agli inizi del ‘900, nella Napoli della Belle Époque, splendono i teatri e il cinematografo. Il grande attore comico Eduardo Scarpetta è il re del botteghino. Il successo lo ha reso un uomo ricchissimo: di umili origini si è affermato grazie alle sue commedie e alla maschera di Felice Sciosciammocca che nel cuore del pubblico napoletano ha soppiantato Pulcinella. Il teatro è la sua vita e attorno al teatro gravita anche tutto il suo complesso nucleo familiare, composto da mogli, compagne, amanti, figli legittimi e illegittimi tra cui Titina, Eduardo e Peppino De Filippo. Al culmine del successo Scarpetta si concede quello che si rivelerà un pericoloso azzardo. Decide di realizzare la parodia de La figlia di Iorio, tragedia del più grande poeta italiano del tempo, Gabriele D’Annunzio. La sera del debutto in teatro si scatena un putiferio: la commedia viene interrotta tra urla, fischi e improperi sollevati dai poeti e drammaturghi della nuova generazione che gridano allo scandalo e Scarpetta finisce con l’essere denunciato per plagio dallo stesso D’Annunzio. Inizia, così, la prima storica causa sul diritto d’autore in Italia.
«È una figura prismatica, in generale scrivo sempre personaggi con più facce e chiaramente Scarpetta è un caso estremo di essere umano. La cosa che mi affascinava di lui era questo aspetto primordiale, quasi mitologico, questo padre-caos da cui viene generato tanto talento, se non addirittura del genio, come nel caso del figlio Eduardo De Filippo. (…) Scarpetta viveva per il suo pubblico, quasi fosse uno sciamano, un mago, sapeva quali corde toccare, lo conosceva dal punto di vista sociale. Nel film si racconta anche del momento in cui il pubblico gli volta le spalle, procurandogli la prima vera ferita d’amore.» (Mario Martone)
MARTEDÌ 21 DICEMBRE 17:00 - 21:00
MERCOLEDÌ 22 DICEMBRE 21:00
GIOVEDÌ 23 DICEMBRE 21:00
Agli inizi del ‘900, nella Napoli della Belle Époque, splendono i teatri e il cinematografo. Il grande attore comico Eduardo Scarpetta è il re del botteghino. Il successo lo ha reso un uomo ricchissimo: di umili origini si è affermato grazie alle sue commedie e alla maschera di Felice Sciosciammocca che nel cuore del pubblico napoletano ha soppiantato Pulcinella. Il teatro è la sua vita e attorno al teatro gravita anche tutto il suo complesso nucleo familiare, composto da mogli, compagne, amanti, figli legittimi e illegittimi tra cui Titina, Eduardo e Peppino De Filippo. Al culmine del successo Scarpetta si concede quello che si rivelerà un pericoloso azzardo. Decide di realizzare la parodia de La figlia di Iorio, tragedia del più grande poeta italiano del tempo, Gabriele D’Annunzio. La sera del debutto in teatro si scatena un putiferio: la commedia viene interrotta tra urla, fischi e improperi sollevati dai poeti e drammaturghi della nuova generazione che gridano allo scandalo e Scarpetta finisce con l’essere denunciato per plagio dallo stesso D’Annunzio. Inizia, così, la prima storica causa sul diritto d’autore in Italia.
«È una figura prismatica, in generale scrivo sempre personaggi con più facce e chiaramente Scarpetta è un caso estremo di essere umano. La cosa che mi affascinava di lui era questo aspetto primordiale, quasi mitologico, questo padre-caos da cui viene generato tanto talento, se non addirittura del genio, come nel caso del figlio Eduardo De Filippo. (…) Scarpetta viveva per il suo pubblico, quasi fosse uno sciamano, un mago, sapeva quali corde toccare, lo conosceva dal punto di vista sociale. Nel film si racconta anche del momento in cui il pubblico gli volta le spalle, procurandogli la prima vera ferita d’amore.» (Mario Martone)
Video
Indirizzo
Viale Filippo Meda, 20, 20017 Rho MI
Mappa
Indirizzo: Viale Filippo Meda, 20, 20017 Rho MI
Coordinate: 45°31'34,9''N 9°2'29,4''E
Indicazioni stradali (Apre il link in una nuova scheda)
Costo
Gratuito
Organizzato da
Comune di Rho con Barz and hippo
Contatti
Nome | Descrizione |
---|---|
rho@barzandhippo.com | |
Sito web | http://www.cinemarho.it (Apre il link in una nuova scheda) |
Telefono | 02.953.39.774 |
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Ultimo aggiornamento pagina: 02.12.2021 17:44:15