Descrizione
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 21:00 ▪︎ RHO ▪︎︎ CIN&CITTÀ SOTTO LE STELLE
Un film di Xavier Dolan
Maxime sta per abbandonare Montreal per trasferirsi il più lontano possibile: in Australia, dove conta di mantenersi facendo il cameriere in un bar. Il giovane è circondato dagli amici di infanzia, un gruppo chiassoso e dissacrante che continua a volersi bene nel modo in cui lo fanno i bambini: giocando, ruzzolando, prendendosi a cazzotti. Intorno a lui tante figure femminili, fra cui la madre alcolizzata e invelenita che conta di affidare a una guardiana in sua assenza. Ma, poco prima della partenza, Matthias e Maxime, a causa di una scommessa, vengono coinvolti da un’amica nelle riprese di un film che prevede una scena con un bacio gay. Dopo, nulla sarà più uguale a prima…
«Trovare un mio posto ha caratterizzato senza dubbio, come per la stragrande maggioranza di noi, suppongo, la storia dei miei vent’anni. Io, sia per amore, sia per cercare di porre fine a quell’implacabile senso da impostore, mi sono reso ridicolo tanto spesso quanto in realtà non sono mai stato. Il successo viene dall’isolamento e prima che me ne rendessi conto ero, dopo aver raggiunto il mio quarto di secolo, da solo, per la maggior parte del tempo. Ma da un po’ di tempo, però, hanno incrociato il mio cammino degli individui eccezionali. Erano nel posto giusto, al momento giusto. Li ho fatti entrare in casa mia, e mi hanno dato una casa. Con loro al mio fianco ho avuto la possibilità, in questi ultimi quattro o cinque anni, di scoprire, o riscoprire, persone con le quali, prima di diventare regista o scrittore, ho avuto modo di essere me stesso, prima di tutto. Quello che ho dato e che a volte ho perso nell’amore, con loro, l’ho recuperato.» (Xavier Dolan)
«Xavier Dolan torna sui temi che costituiscono la sua poetica: la sessualità come ricerca identitaria e i legami amicali e famigliari. Tutto è raccontato con il consueto stile impaziente di un regista che ha girato il suo primo lungometraggio a 19 anni e non si è più fermato, con la fretta di rappresentare il (suo) mondo in maniera bulimica e impavida. Dolan ha la capacità di calamitare a sé un affetto travolgente, e di amore travolgente racconta. Matthias e Maxime è un film sull’energia che muove il sole e le altre stelle, e più l’elastico si tende nel tentativo di combattere quel sentimento, più torna a colpirci in faccia, come uno sputo, come un telecomando tirato con rabbia perché non basta a controllare l’altro.» (Paola Casella, mymovies.it)
«Trovare un mio posto ha caratterizzato senza dubbio, come per la stragrande maggioranza di noi, suppongo, la storia dei miei vent’anni. Io, sia per amore, sia per cercare di porre fine a quell’implacabile senso da impostore, mi sono reso ridicolo tanto spesso quanto in realtà non sono mai stato. Il successo viene dall’isolamento e prima che me ne rendessi conto ero, dopo aver raggiunto il mio quarto di secolo, da solo, per la maggior parte del tempo. Ma da un po’ di tempo, però, hanno incrociato il mio cammino degli individui eccezionali. Erano nel posto giusto, al momento giusto. Li ho fatti entrare in casa mia, e mi hanno dato una casa. Con loro al mio fianco ho avuto la possibilità, in questi ultimi quattro o cinque anni, di scoprire, o riscoprire, persone con le quali, prima di diventare regista o scrittore, ho avuto modo di essere me stesso, prima di tutto. Quello che ho dato e che a volte ho perso nell’amore, con loro, l’ho recuperato.» (Xavier Dolan)
«Xavier Dolan torna sui temi che costituiscono la sua poetica: la sessualità come ricerca identitaria e i legami amicali e famigliari. Tutto è raccontato con il consueto stile impaziente di un regista che ha girato il suo primo lungometraggio a 19 anni e non si è più fermato, con la fretta di rappresentare il (suo) mondo in maniera bulimica e impavida. Dolan ha la capacità di calamitare a sé un affetto travolgente, e di amore travolgente racconta. Matthias e Maxime è un film sull’energia che muove il sole e le altre stelle, e più l’elastico si tende nel tentativo di combattere quel sentimento, più torna a colpirci in faccia, come uno sputo, come un telecomando tirato con rabbia perché non basta a controllare l’altro.» (Paola Casella, mymovies.it)
Video
Indirizzo
Molinello Play Village, Via Trecate, 52, 20017 Rho MI
Mappa
Indirizzo: Molinello Play Village, Via Trecate, 52, 20017 Rho MI
Coordinate: 45°32'13,3''N 9°3'56,4''E
Indicazioni stradali (Apre il link in una nuova scheda)
Costo
Gratuito
Contatti
Nome | Descrizione |
---|---|
quic@comune.rho.mi.it | |
Telefono | 02.933321 |
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Ultimo aggiornamento pagina: 14.09.2020 09:03:26