Descrizione
Auditorium di via Meda,20
Venerdì 8 dicembre 15:00
Sabato 9 dicembre 15:00
Domenica 10 dicembre 15:00
Un film d'animazione di Enzo D'Alò
Il romanzo “La gita di mezzanotte” di Roddy Doyle fornisce a Enzo D’Alò la base per una storia deliziosa in cui amore e amicizia, allegria e serietà si fondono alla perfezione. E incanta sin dalla prima frase.
Mary ha 11 anni e un grande sogno nel cassetto, mosso dalla sua passione per la cucina: diventare un’importante chef. La prima a credere in lei e nel suo futuro tra i fornelli è sua nonna Emer, a cui Mary è molto legata. Nonostante l’incoraggiamento della nonna, la strada per realizzare il suo sogno è ricca di ostacoli e imprevisti, tanto da trasformare in una vera e propria avventura questo percorso verso il suo futuro. Per Mary ha così inizio un viaggio che va oltre il muro del tempo, nel quale quattro donne, appartenenti a quattro generazioni, si confrontano l’una con l’altra e si conoscono più profondamente.
«I bambini devono sognare, devono cercare di regalarsi la possibilità di fare quello che vogliono, anche se a volte scelgono di fare delle azioni che sono molto difficili da gestire. Non serve che loro raggiungano lo scopo ma che facciano di tutto per provarci, questo è importante per la loro trasformazione.» (Enzo D’Alò)
«Chissà perché quando pensiamo ai grandi registi italiani ci dimentichiamo sempre di Enzo d’Alò, un signore che dalla fine del secolo scorso si ostina a presidiare un settore che da queste parti è praticamente simile a una riserva (il lungometraggio d’animazione), convinto che il racconto per immagini debba essere anzitutto universale. Il che significa rivolgersi ai bambini così come agli adulti, misurando la narrazione all’altezza dello sguardo puro dei primi e scavando nelle zone più profonde dei secondi. (…) Ciò che rende davvero emozionante il film sta nella capacità di affrontare temi che intercettano le paure dei bambini e sondano le malinconie degli adulti, all’interno di una storia che mette al centro la dimensione matrilineare della famiglia. Sono tanti e profondi, ben intessuti senza che cannibalizzino la narrazione: il valore della testimonianza dei nonni e delle nonne, la consegna di un messaggio tramite atti concreti, la fiducia nel sogno, la necessità di reinventare i rapporti quando le circostanze lo impongono, il bisogno di fare i conti col passato per perdonarsi e andare avanti, la centralità della famiglia come luogo di crescita e realizzazione.» (Lorenzo Ciofani, cinematografo.it)
Mary ha 11 anni e un grande sogno nel cassetto, mosso dalla sua passione per la cucina: diventare un’importante chef. La prima a credere in lei e nel suo futuro tra i fornelli è sua nonna Emer, a cui Mary è molto legata. Nonostante l’incoraggiamento della nonna, la strada per realizzare il suo sogno è ricca di ostacoli e imprevisti, tanto da trasformare in una vera e propria avventura questo percorso verso il suo futuro. Per Mary ha così inizio un viaggio che va oltre il muro del tempo, nel quale quattro donne, appartenenti a quattro generazioni, si confrontano l’una con l’altra e si conoscono più profondamente.
«I bambini devono sognare, devono cercare di regalarsi la possibilità di fare quello che vogliono, anche se a volte scelgono di fare delle azioni che sono molto difficili da gestire. Non serve che loro raggiungano lo scopo ma che facciano di tutto per provarci, questo è importante per la loro trasformazione.» (Enzo D’Alò)
«Chissà perché quando pensiamo ai grandi registi italiani ci dimentichiamo sempre di Enzo d’Alò, un signore che dalla fine del secolo scorso si ostina a presidiare un settore che da queste parti è praticamente simile a una riserva (il lungometraggio d’animazione), convinto che il racconto per immagini debba essere anzitutto universale. Il che significa rivolgersi ai bambini così come agli adulti, misurando la narrazione all’altezza dello sguardo puro dei primi e scavando nelle zone più profonde dei secondi. (…) Ciò che rende davvero emozionante il film sta nella capacità di affrontare temi che intercettano le paure dei bambini e sondano le malinconie degli adulti, all’interno di una storia che mette al centro la dimensione matrilineare della famiglia. Sono tanti e profondi, ben intessuti senza che cannibalizzino la narrazione: il valore della testimonianza dei nonni e delle nonne, la consegna di un messaggio tramite atti concreti, la fiducia nel sogno, la necessità di reinventare i rapporti quando le circostanze lo impongono, il bisogno di fare i conti col passato per perdonarsi e andare avanti, la centralità della famiglia come luogo di crescita e realizzazione.» (Lorenzo Ciofani, cinematografo.it)
Video
Indirizzo
Viale Filippo Meda, 20, 20017 Rho MI
Mappa
Indirizzo: Viale Filippo Meda, 20, 20017 Rho MI
Coordinate: 45°31'35,4''N 9°2'29,5''E
Indicazioni stradali (Apre il link in una nuova scheda)
Costo
A pagamento
i biglietti si acquistano direttamente in cassa
nei giorni e orari delle proiezioni
non arrivare tardi però!
nei giorni e orari delle proiezioni
non arrivare tardi però!
Organizzato da
Comune di Rho con Barz and hippo
Contatti
Nome | Descrizione |
---|---|
rho@barzandhippo.com | |
Sito web | http://www.cinemarho.it (Apre il link in una nuova scheda) |
Telefono | 02.953.39.774 |
Cellulare | 347.45.12.456 |
Con l'App è meglio!
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Ultimo aggiornamento pagina: 05.12.2023 09:52:32